Hotel, i 5 trend del booking secondo SiteMinder

02 Marzo 11:17 2023 Stampa questo articolo

Dal dominio delle agenzie di viaggi online ai sistemi di distribuzione globale. SiteMinder ha analizzato l’andamento delle prenotazioni alberghiere e i comportamenti dei viaggiatori nel 2022 attraverso il report Hotel Booking Trends, che ha sintetizzato i dati di oltre 36mila hotel e più di 450 integrazioni partner connesse definendo cinque tendenze.

SM_HBT_Top12Channel_ITLa prima riguarda le agenzie di viaggi, che nel 2022 hanno conquistato le prime due posizioni nel 79% nei Paesi analizzati, rispetto al 37% del 2021. Questo grazie a una normalizzazione dei modelli di viaggio. Il Gruppo Expedia ha invece guadagnato posizione nel 47% dei mercati, mentre Booking ha scalato la classifica nel 21%. Booking ed Expedia, tra l’altro, risultano essere i canali di prenotazioni più redditizi in Italia: primo Booking, secondo Expedia.

E ancora, la crescita delle prenotazioni dirette: se nel 2021 il direct booking ha guadagnato terreno in quasi il 50% dei mercati, l’anno successivo ha visto un exploit del traffico delle Ota grazie all’aumento dei viaggi internazionali. Di conseguenza, le prenotazioni dirette sono scese in classifica nel 42% dei Paesi ma le loro prestazioni sono equiparabili a quelle del 2019 nel 72% dei casi e addirittura superiori nel 28%.

Terzo trend segnalato da SiteMinder quello che riguarda Airbnb, destinata a diventare una colonna. Malgrado alcune posizioni perse nel 2022, le eccellenti prestazioni di Airbnb ne sottolineano la fondamentale importanza nel mercato post-pandemico. È presente nell’89% delle classifiche (nel 2019 il dato raggiungeva circa il 28%) e, rispetto all’anno passato, ha assicurato alle strutture aumenti dei ricavi significativi sullo sfondo della ripresa dei viaggi all’estero.

A seguire, i canali di prenotazione locali che si confrontano con l’aumento dei viaggi internazionali. Lo slancio dei canali locali durante la pandemia ha visto un ritorno alla normalità nel 2022, a seguito di una rimonta dei canali tradizionali (Ota, grossisti e dmc). Ciononostante, canali locali quali Kurzurlaub.de in Germania, Tiket.com in Indonesia e Voordeeluitjes nei Paesi Bassi continuano a ricoprire un ruolo fondamentale per gli albergatori.

Infine i sistemi di distribuzione globale, che crescono significativamente: la ripresa del business travel e delle prenotazioni di gruppo nel 2022 hanno contribuito a generare preziose prenotazioni per gli hotel. I gds hanno guadagnato posizioni nel 47% dei mercati, rientrando nella top 5 in Francia e Germania per la prima volta dal 2018.

Snocciolando, invece, i numeri della ricerca Hotel Booking Trends di SiteMinder relativi ai soggiorni in Italia nel 2022, notiamo che l’intervallo medio di prenotazione presso gli hotel italiani è stato di 29 giorni rispetto ai 19 giorni del 2021, con un aumento del 56%. Il tempo trascorso tra la prenotazione e l’arrivo è stato più breve per i check-in di gennaio e più lungo per i soggiorni di settembre.

I tassi di cancellazione si sono attestati a poco più del 20% – al di sotto del massimo registrato nel 2020 pari al 41% – e leggermente superiori rispetto al 2019 quando registravano una percentuale appena inferiore al 20%. Luglio è il mese in cui le strutture italiane hanno ricevuto il maggior numero di prenotazioni e si contrappone a gennaio che, invece, è il mese che ne ha ricevute di meno.

«L’andamento del settore ricettivo rispecchia i cambiamenti avvenuti negli ultimi tre anni nei comportamenti dei viaggiatori. Possiamo vedere attraverso i risultati della nostra ricerca che questi nuove modalità di approccio al viaggio stanno iniziando a radicarsi in tutti i principali mercati a livello globale, Italia compresa – afferma James Bishop, vice president of ecosystem and strategic partnerships di SiteMinder – Il numero maggiore delle prenotazioni, il prolungamento della durata media del soggiorno, l’aumento delle tariffe medie giornaliere e l’accelerazione delle prenotazioni in uscita dalla Cina, confermano una crescente apertura da parte dei viaggiatori in tutto il mondo a prenotare e a spendere di più per alloggi e viaggi».

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