Il lusso di Traveller Made tra nuovi ricchi e astroturismo

28 Marzo 12:44 2019 Stampa questo articolo

Un giro d’affari che raggiunge i 2,6 miliardi di euro: è questa la cifra del fatturato complessivo delle 390 agenzie di 65 paesi aderenti a Traveller Made, il network internazionale dei travel designer specializzati in viaggi di lusso, che ha tenuto a Marbella l’annuale evento The Essence of Luxury Travel.

“Building Luxury Brand Personalities” era il tema di questa quinta edizione. «Una scelta dettata da uno studio basato sulla teoria degli archetipi di Jung – ha affermato il presidente di Traveller Made, Quentin Desurmont – che ha coinvolto 162 partecipanti, tra travel designer, destinazioni, Dmc, villas broker, strutture alberghiere, da cui è emerso che il 73,17% dei brand si percepiscono in modo diverso rispetto alla percezione che ne hanno i loro pari. Segno che c’è quindi ancora molto lavoro da fare, ma la buona notizia è che il settore del luxury travel è così frammentato che ognuno può definire il proprio posizionamento con una precisa brand identity, elemento fondamentale per ottenere valore e parlare al cuore dei propri clienti».

Come? Lasciandosi ispirare dai maggiori brand del lusso, come Chanel, Dior, Yves Saint-Laurent, che hanno identità molto ben definite, frutto anche di una grande storia alle spalle, che sono state analizzate come case history. Oltre agli incontri b2b tra agenzie e partner, la convention è stata l’occasione per fare il punto sui trend e le strategie di marketing per conquistare gli High Net Worth Individuals, cioè i clienti alto spendenti con un patrimonio da uno a 30 milioni di euro, e possibilmente raggiungere anche i cosiddetti UHNWI, ovvero gli ultra-milionari e miliardari. Un segmento che comprende circa 255mila individui, pari all’1,2% della popolazione mondiale, ma che nell’ultimo anno è cresciuto del 12,9%, con un picco del +18% nella regione dell’Asia-Pacifico.

«Per la prima volta Hong Kong ha sorpassato New York per numero di milionari residenti – ha puntualizzato Winston Chesterfield, direttore di Wealth- X di Londra – seguono poi Tokyo, Los Angeles. Parigi, Londra, Chicago, San Francisco, Washington e Osaka. Prevediamo che entro il 2022 questo target comprenderà 360mila persone, cioè 100mila in più rispetto a oggi. È poi interessante notare il forte aumento delle donne UHNWI, che ha segnato un +31%».

Anche in prospettiva la crescita maggiore è prevista nell’area dell’Asia-Pacifico (+49%), seguita dai paesi Emea (+42,5%) e dalle Americhe (+33,4%).

Dall’osservatorio privilegiato di Traveller Made, Desurmont ha annunciato i principali trend rilevati dalle agenzie aderenti. Dopo tre anni di crescita costante, per la prima volta il Confidence Index segna il passo, attestandosi sul 69% (era 83% nel 2018) ed è possibile che possa ripercuotersi sull’andamento delle vendite, che solo l’anno scorso erano aumentate del +26,4%. I motivi? «Un rallentamento è fisiologico dopo due anni di forte crescita e comunque non è motivato da particolari insidie. Anzi, è interessante rilevare che in molti casi le prenotazioni nel primo trimestre dell’anno sono superiori allo stesso periodo del 2018».

A essere cambiati, sebbene in minima misura, sono semmai i canali utilizzati per le prenotazioni dai membri di Traveller Made: in calo prenotazioni dirette o tramite portali degli hotel e gds (dal 50 al 47%), in crescita quelle attraverso Dmc, tour operator e wholesaler (dal 47 al 48%), così come quelle presso le Olta (da 3% a 5%).

Per quanto riguarda il trend delle destinazioni classiche preferite dai viaggiatori più affluenti, guidano la classifica Giappone – con un balzo del 18% – Indocina (new entry con Italia, Portogallo e Caraibi) e Maldive; in crescita anche Nuova Zelanda, mentre si mantengono stabili o in leggero calo Sud Africa, Usa, Grecia, Australia, India, Francia e Perù.

Sul podio delle destinazioni emergenti spiccano invece Sri Lanka, Scandinavia e le regioni polari, seguite da Oman, Rwanda, Botswana, Bhutan, Myanmar, Colombia, Turchia, Israele, Cuba e Zimbabwe.

A queste destinazioni si può poi aggiungere il mega-trend dell’astroturismo, cioè le esperienze straordinarie dei viaggi in occasione di eventi e fenomeni naturali straordinari come le eclissi di sole, le super-lune, l’aurora boreale. Perché ricordiamolo, l’Eldorado del viaggiatore alto spendente sono i luoghi difficili da raggiungere, dove vivere esperienze uniche e fuori dal comune. Un trend che testimonia una ricerca di autenticità, “bene” sempre più scarso e che per questo è il vero lusso del nostro tempo.

L'Autore

Maria Grazia Casella
Maria Grazia Casella

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