Il travel che verrà in 5 megatrend

07 Dicembre 07:00 2022 Stampa questo articolo

5 Megatrend che stanno plasmando il volto del turismo internazionale”. È il nome dell’ebook firmato The Data Appeal Company – parte del Gruppo Almawave – e presentato nel corso di Hicon 2022, all’Nh Collection City Life di Milano il 23 novembre scorso. Al centro del volume in formato digitale, la ripresa del turismo a distanza ormai di quasi tre anni dallo scoppio della pandemia di Covid-19, un rilancio scandito da cinque macrotendenze che nel 2023 ridisegnerannno l’universo turistico.

Secondo il documento “Eu guide on data for tourism destinations” prodotto dalla Comunità europea per il progetto Smart Tourism Destinations – in cui Mirko Lalli, ceo e fondatore di The Data Appeal Company, ha contribuito in qualità di esperto – si possono già osservare e prevedere diversi tipi di megatrend attivi nel settore turistico: il primo? La sostenibilità. Come spiegato nell’ebook e raccontato alla platea di Hicon, i turisti sono sempre più consapevoli e attenti alle implicazioni ambientali e sociali delle loro scelte di viaggio: le aziende del settore stanno dimostrando una maggior sensibilità verso queste tematiche, proponendo soluzioni a impatto ridotto, con posizionamenti e proposte più attente ad esempio ai temi legati all’inclusività.

Il megatrend numero 2, come racconta Lalli, «cammina di pari passo con il primo: parliamo del turismo responsabile, che riconosce la centralità della comunità locale ospitante. Si tratta di un approccio che mette le persone al centro, people first, ed è una macrotendenza che investe tutta la filiera tra operatori, lavoratori, viaggiatori e residenti». Numero 3, la digitalizzazione e le nuove tecnologie, sulla spinta dell’accelerazione avuta negli ultimi anni complice la pandemia: nel breve periodo, 5G e reti mobili 6G giocheranno un ruolo fondamentale. L’abbinamento di intelligenza artificiale e big data, che vorrà dire anche robotica e automazione e sempre più contactless, potrà rendere la gestione del turismo senz’altro più efficiente.

Infine, “tourism is the new fintech” e super app: nel primo caso, stanno nascendo nuovi modelli di business che implementano la tecnologia finanziaria per il turismo per la gestione di pagamenti, finanziamenti a breve termine e assicurazioni; nel secondo parliamo di quelle piattaforme mobile che permettono di accedere a più servizi contemporaneamente e di gestire ogni attività in un solo spazio digitale.

Sullo sfondo, tendenze già in atto ma che non sembrano ancora del tutto mature, anche se le cose potrebbero cambiare presto: tra tutto, il metaverso, parola che come conclude Mirko Lalli «dal 2017 ad oggi ha segnato il +3.700% di ricerche, universo virtuale che si può approcciare in più modi e aprirà la porta a nuove visioni, anche in termini di offerta turistica e di servizi per i residenti delle destinazioni, che siano temporanei o no».

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Giulia Di Camillo
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