Il treno supersonico Hyperloop chiude negli Usa, ma l’Italia va avanti

05 Gennaio 07:00 2024 Stampa questo articolo

Se negli States Hyperloop One, pioniera del treno supersonico, chiude i battenti, dichiarando il fallimento e il licenziamento dei suoi dipendenti per i costi proibitivi e la spesa di 450 milioni di dollari finora sostenuta, la società italiana Hyperloop Italia non si ferma e, in un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica, il suo patron, l’ex dj Gabriele BiPop Gresta rilancia l’operazione vantando uno stato avanzato di sperimentazioni sulla tratta Venezia-Padova, dove la società si è aggiudicata le autorizzazioni per la costruzione di una linea superveloce.

Si tratta di una linea molto breve  che verrà utilizzata solo per trasportare merci, ovvero i numerosi e grossi container che servono l’intera area del nord est italiano.

Mentre per quanto riguarda il trasporto di persone, Bipop Gresta ha confermato che il treno supersonico in Italia sarà pronto a effettuare i suoi primi servizi entro il 2030 e che, se gli studi di fattibilità proseguiranno con successo, sarà in grado di offrire collegamenti da Milano a Roma nel “tubo supersonico” della durata di soli 30 minuti e da Bologna a Roma in meno di 10 minuti.

Sempre Bipop Gresta è talmente convinto della fattibilità di questo progetto che, in una recente intervista al periodico Panorama, ha contestualizzato l’operazione spiegando che grazie alla rete di tunnel, gallerie e corridoi lungo la dorsale della penisola, il nostro Paese potrebbe diventare entro il 2050, il territorio col miglior network di treni supersonici in Europa.

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