Il turismo non è petrolio: i 10 cliché da abbattere (per farlo meglio)

Il turismo non è petrolio: i 10 cliché da abbattere (per farlo meglio)
14 Luglio 12:38 2025

“Il turismo non è un ripiego, è una scelta“. Oppure: “Turismo, non petrolio: serve un nuovo paradigma”. Ecco qui due dei 10 luoghi comuni sul turismo italiano, messi in fila da Federalberghi e dal Centro di formazione management del terziario (Cmft), con l’aiuto del sociologo Antonio Preiti.

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Mood spesso “percepiti come verità assolute – si legge in una nota ufficiale – ma che invece distorcono la realtà e frenano lo sviluppo economico e culturale del Paese”.

«L’obiettivo – spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – è liberare il turismo da false percezioni, riconoscendo il suo valore reale e potenziale, in modo da costruire consapevolezza e promuovere un dibattito pubblico più informato e positivo».

«Pochi esempi sono sufficienti – conclude Bocca – per comprendere che rimuovere i luoghi comuni, o almeno tentare di farlo, è la condizione indispensabile affinché consapevolezze nuove, studi e progetti siano basati su un’analisi solida».

Il volume Il petrolio dell’Italia – dove sono raccolti questi dieci luoghi comuni – è disponibile gratuitamente sul sito web di Federalberghi.

DI SEGUITO I DIECI LUOGHI COMUNI IN SINTESI

Camerieri? No, Professionisti dell’ospitalità!

L’idea che il turismo renda gli italiani un popolo di “camerieri” è sbagliata. La qualità del servizio nel turismo contemporaneo è un rito sofisticato, un atto professionale e culturale, lontano dall’immagine stereotipata della servitù.

Patrimonio mondiale: meno vanto, più impegno

L’Italia non possiede oltre metà del patrimonio culturale mondiale. Serve meno retorica e più impegno per trasformare questa ricchezza in un reale vantaggio competitivo, investendo in servizi e valorizzazione concreta.

Turismo ‘mordi e fuggi? No, city break!

Il turismo breve, spesso criticato come superficiale, è una modalità diffusa e apprezzata in tutto il mondo. Non è un fenomeno negativo, ma un’opportunità che va compresa e gestita con efficacia.

Il turismo non è un ripiego, è una scelta

Il lavoro nel turismo non è necessariamente precario o sottovalutato. Anzi, rappresenta una scuola di vita e un trampolino professionale importante che valorizza competenze trasversali e relazionali.

Turismo, motore di sviluppo, non di consumo del territorio

Il turismo non consuma semplicemente risorse territoriali, ma genera crescita economica e sociale, rigenerando comunità e territori che altrimenti rischierebbero l’abbandono, come avviene per tutti i comuni montani non turistici.

Turismo e identità: la forza della valorizzazione

L’identità culturale non è minacciata dal turismo. Al contrario, è proprio attraverso l’ospitalità che comunità locali riaffermano e promuovono i loro tratti distintivi, trasformandoli in valore economico e culturale.

Turismo, una ricchezza per molti, non per pochi

Il turismo non è affare esclusivo di pochi imprenditori. La ricchezza generata si distribuisce capillarmente attraverso moltiplicatori economici che beneficiano ampi settori della società e dell’economia.

L’Italia non si vende da sola: servono strategie

La bellezza del nostro Paese da sola non basta. È necessario sviluppare strategie turistiche mirate e digitali per competere a livello globale e soddisfare le esigenze di turisti sempre più informati ed esigenti.

Overtourism: problema di gestione, non di presenza

Il fenomeno dell’overtourism va compreso nelle sue reali dimensioni e gestito attraverso una pianificazione attenta, logistica efficiente e comunicazione mirata, senza demonizzare il turismo in sé.

Turismo, non petrolio: serve un nuovo paradigma

Paragonare il turismo al petrolio è riduttivo e fuorviante. Bisogna riconoscere e valorizzare l’importanza del lavoro e delle competenze necessarie per trasformare il patrimonio storico-artistico in reale valore economico e sociale.

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