Il Valtur Cervinia premiato alla Shaping Surfaces Competition

Il Valtur Cervinia premiato alla Shaping Surfaces Competition
04 Gennaio 07:00 2024 Stampa questo articolo

Si chiude con un prestigioso riconoscimento l’anno del Valtur Cervinia Cristallo ski resort, prima struttura della Valtur Italian Lifestyle Collection. La struttura si è aggiudicata il Monthly Winner di novembre nell’ambito della Shaping Surfaces Competition IV Edition, indetta da Cleaf, grande realtà di respiro internazionale specializzata in progetti di interior design.

Grande soddisfazione, quindi, per Valtur e per il rinomato studio milanese Architetture Stp, che ha firmato l’interior design del resort nell’ambito dell’integrale ristrutturazione dell’iconico Grand Hotel Cristallo di Cervinia. Un progetto seguito al suo ingresso nel portafoglio del Gruppo Nicolaus, hospitality company italiana proprietaria del brand Valtur e coinvolta nell’innovativo concept della riqualificazione.

«Questo riconoscimento — sottolinea Giuseppe Pagliara, ad di Valtur-Gruppo Nicolaus — è la prova che abbiamo saputo cogliere l’eredità importante di una struttura che ha fatto la storia di Cervinia, partendo proprio da un inedito contatto fisico e ideale con quella che è forse la vetta più bella di tutte le Alpi. Avevamo, infatti, l’ambizione di mettere i nostri ospiti nella condizione migliore possibile di sperimentare un’esperienza unica anche in relazione all’interazione con il Cervino».

L’assegnazione del riconoscimento è arrivata in relazione a una combinazione unica di elementi stilistico-spaziali, che permette di mantenere un contatto visivo ideale con la forma perfetta del Cervino, grazie alla scansione strategica di vuoti e pieni, regalando suggestive geometrie e cromatismi in particolare al tramonto.

«Quando abbiamo raccolto la sfida del progetto — spiega Barbara Sordina di Architetture Stp — siamo partiti dalla montagna e dal sistema valoriale che il suo contesto di riferimento esprime e che Valtur voleva portare nella struttura per creare un dialogo tra esterno e interno. Questo riconoscimento si lega alle scelte materiche, alla loro capacità di essere al servizio della bellezza del genius loci e della funzionalità».

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