Intesa San Paolo-Federalberghi: oltre 8 miliardi al turismo in tre anni

30 Gennaio 16:10 2024 Stampa questo articolo

Oltre 8 miliardi di euro negli ultimi tre anni. È l’investimento a favore del turismo da parte di Intesa Sanpaolo che, di concerto con Federalberghi, ha puntato sul rilancio e sullo sviluppo dell’offerta delle strutture ricettive.

«La rilevanza strategica del turismo nell’economia del Paese è evidente – si legge in una nota del Gruppo bancario – Tra i grandi acceleratori della ripresa italiana post-Covid, il settore è cresciuto continuamente nel 2023 restando centrale per l’economia del Paese». Dalle stime di Intesa Sanpaolo per il 2023 emerge come il fatturato superi il 2019 del 38,8% nel comparto dei servizi di alloggio e del 23,8% nella ristorazione: la crescita del turismo incoming rappresenta uno dei fattori determinanti, soprattutto da agosto a novembre, quando è stato raggiunto un +7,6% di presenze di non residenti rispetto al 2019. La presenza di turismo internazionale alto-spendente, inoltre, ha favorito la crescita delle tariffe alberghiere, controbilanciando così buona parte dell’aumento dei costi operativi, soprattutto energetici.

L’Italia, in ogni caso, si conferma tra le Top 10 Destinations mondiali per afflusso di turisti, grazie anche al ritorno di quelli a lungo raggio, e domina la classifica “must-see” 2023 nel sondaggio del gruppo Globus. Il grado di internazionalizzazione delle presenze è salito dunque al 52,2% nei primi 11 mesi dell’anno, superando il 50,5% del 2019, che finora si era distinto per afflusso record di turisti non residenti. Le previsioni 2024, inoltre, restano positive per il settore, che potrà andare incontro a un consolidamento dei risultati di fatturato dell’ultimo biennio.

La competitività ora si gioca sulla qualità dell’offerta, sulle tematiche della sostenibilità e modelli sempre più digitali di business e di welfare aziendale. Temi attorno ai quali ruotava “Missione Turismo. Come investire in innovazione e progetti sostenibili per un settore chiave del Paese”, un convegno che si è svolto il 30 gennaio a Firenze. In primo piano le dinamiche del settore e le nuove modalità d’investimento a sostegno delle imprese turistiche, integrando strumenti finanziari e interventi pubblici.

Il turismo italiano gode sì di ottima salute, ma ha bisogno di nuovi percorsi di crescita, valorizzazione e innovazione utilizzando le risorse e gli strumenti a disposizione nella dinamica pubblico-privato. In particolare, il Fondo Tematico Turismo, del quale il Mitur è amministratore titolare e di cui Equiter, partecipata di Intesa Sanpaolo, è aggiudicataria del massimo importo assegnabile – attualmente 189,2 milioni di euro sui 350 disponibili – per il supporto di investimenti nel settore turistico realizzabili solo sul territorio italiano.

Nel dettaglio, le progettualità del Fondo prevedono:

– investimenti per creazione, rinnovo, ammodernamento e miglioramento di strutture ricettive e infrastrutture, oltre a investimenti nel turismo sostenibile, connessi alla transizione verde o in mobilità per il turismo eco-sostenibile;

– finanziamenti per le attività di investimento per esigenze legate al capitale circolante, oltre che per l’assunzione di partecipazioni di minoranza qualificata, con exit strategy prefissata entro un periodo massimo di 20 anni.

Il supporto di Intesa Sanpaolo agli investimenti delle imprese turistico-ricettive è stato recentemente incentivato con 10 miliardi di euro di nuovo credito, per una maggiore riqualificazione dell’accoglienza, transizione digitale e sostenibile. Il piano più ampio del Gruppo prevede al 2026 erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle Pmi, per accompagnare gli investimenti Pnrr.

«L’attenzione di Intesa Sanpaolo nei confronti del turismo si traduce in azioni efficaci e strategiche per le nostre imprese – sottolinea Bernabò Bocca, presidente Federalberghi – Il Gruppo ha messo a disposizione nel triennio oltre 8 miliardi di euro per il comparto. Si è avviato un circuito virtuoso capace di ridare linfa alle strutture ricettive italiane attraverso investimenti. Tutto ciò rappresenta un grande incentivo perché le nostre imprese si sentano in grado di tornare a osare».

«Il nostro Paese ha potenzialità enormi per la sua biodiversità e il patrimonio artistico e culturale – nota Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – Ma questo non basta per mantenere un ruolo di leader nel mercato turistico, è indispensabile accelerare piani di investimento strutturati che agiscano per elevare la qualità delle imprese ricettive e dei servizi, in ambito green e di sostenibilità, premiante soprattutto per la clientela internazionale sempre più sensibile a questi aspetti».

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