Israele, nodo rimborsi aerei:
affondo di Ectaa contro i vettori

Israele, nodo rimborsi aerei: <br>affondo di Ectaa contro i vettori
19 Ottobre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Le compagnie aeree sono nel mirino di Ectaa, che analizza le grandi criticità attraversate dal mondo del travel per la guerra in Israele: “Per motivi di sicurezza adv e t.o. sono costretti ad annullare i viaggi organizzati, ma alcuni vettori non si comportano correttamente offrendo solo voucher”, sottolinea in una nota ufficiale l’associazione europea di agenti di viaggi e tour operator.

Una precisazione dovuta al fatto che – si legge nel comunicato ­– “gli organizzatori di pacchetti turistici devono spesso restituire i soldi ai clienti ancora prima di ottenere il rimborso dei pagamenti anticipati dai fornitori di servizi”. Inoltre, prosegue la nota, mentre le compagnie cancellano spesso i voli con breve preavviso sulla base della capacità o meno di operare in sicurezza, “adv e t.o. di solito devono cancellare i loro pacchetti per l’impossibilità di adempiere ai propri obblighi contrattuali per l’intero programma di viaggio”.

Una volta che il viaggio viene annullato, il cliente ha diritto a un rimborso entro 14 giorni, secondo la direttiva sui pacchetti di viaggio. Senza un tempestivo recupero delle somme da parte dei fornitori di servizi, come le compagnie – lamenta Ectaa – è però difficile per agenti di viaggio e tour operator soddisfare i propri obblighi contrattuali nei confronti dei turisti. Durante la pandemia il motivo principale per cui alcuni t.o non potevano rimborsare i propri clienti derivava proprio dall’impossibilità di recuperare il denaro dei viaggiatori soprattutto dai vettori aerei”. Per questo, spiega Ectaa, l’obbligo di rimborso del pacchetto turistico dovrebbe applicarsi anche ai fornitori di servizi che trattengono i pagamenti anticipati, in particolare al segmento del trasporto aereo.

«La situazione attuale – ribadisce Frank Oostdam, presidente dell’Ectaa – evidenzia ancora una volta che abbiamo urgentemente bisogno di una migliore armonizzazione tra la direttiva sui viaggi e il regolamento sui diritti dei passeggeri aerei dell’Ue. Se la Commissione Europea vuole proteggere efficacemente i viaggiatori, questa dovrebbe essere una priorità».

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