Ita Airways e il nodo dell’aumento di capitale

Ita Airways e il nodo dell’aumento di capitale
25 Luglio 16:23 2022 Stampa questo articolo

La fine del governo Draghi e le prossime elezioni politiche del 25 settembre mantengono in bilico il futuro della privatizzazione di Ita Airways e della trattativa in esclusiva con il duo Msc-Lufthansa. Un segnale sull’eventualità che la vendita della compagnia di bandiera rientri tra gli “affari correnti” del dimissionario Mario Draghi – o se invece passerà in mano alla prossima legislatura – potrebbe arrivare dal prossimo cda di Ita, previsto per il 28 luglio.

In quella occasione, infatti, i vertici di Ita potrebbero accelerare la richiesta al ministero dell’Economia della seconda tranche da 400 milioni di euro di aumento di capitale (che si aggiungerebbero ai 720 milioni che il Mef in qualità di azionista unico ha già investito nella compagnia). Tranche prevista all’inizio per la scorsa primavera, ma poi rimandata visto la situazione tutto sommato stabile dei conti e dei ricavi del vettore.

L’erogazione dell’ultima tranche da 400 milioni, inoltre, è stata approvata dall’Unione Europea vincolandola però al buon esito della trattativa per l’ingresso di un partner. Secondo quanto riporta La Repubblica, però, i vertici di Ita Airwyas potrebbero richiedere un’imminente aumento di capitale per mettere al riparo la compagnia proprio da un eventuale slittamento della vendita, anche in vista del prossimo orario invernale Iata, storicamente meno redditizio per gli operatori del trasporto aereo.

“Se davvero la compagnia aerea invierà la richiesta di aumento immediato di capitale, il ministero dell’Economia la respingerà perché considera non urgente un’iniezione di capitali freschi”, riporta però il quotidiano La Repubblica, sostenendo che l’eventuale richiesta di liquidità da parte del consiglio di amministrazione  sia solo una mossa per forzare i tempi e incitare il governo dimissionario ad accelerare il processo di vendita.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore