Kuda Travel e le tribù social per le agenzie di viaggi

11 Maggio 06:30 2018 Stampa questo articolo

Una community social riservata alle adv per aggregare, confrontarsi e informare. Si chiama Kuda Tribe, lanciata dal tour operator omonimo Kuda Travel, l’offensiva operativa per commercializzare al meglio la sua ampia programmazione che spazia dall’Africa al Medio oriente, dal Sud America all’Oceano Indiano, dall’Estremo Oriente agli Usa.

Un operatore che, come ha spiegato Livia Nardone, responsabile della comunicazione nel corso della presentazione a Roma, «ha volutamente sostituito il termine generalista con la parola pluralista perché pur programmando 34 Paesi in sei macro aree del mondo, per un totale di più di 100 itinerari, intende mantenere le peculiarità di uno specialista».

Gli fa eco Giancarlo Brunamonti, responsabile prodotto Africa-Sud America e un passato professionale nel t.o. King Holidays: «Non a caso tutte le nostre destinazioni hanno contenuti culturali e naturalistici abbinati a proposte originali per veri viaggiatori, con un rapporto qualità-prezzo molto competitivo. E la riprova è il prezzo finito per ogni proposta e coperture assicurative di base incluse (medico+bagaglio)».

La mission di Kuda Travel, infatti, è quella di programmare viaggi che siano fonte di conoscenza, combinando ai circuiti classici e alle visite d’obbligo una serie di plus, di dettagli che fanno la differenza come i corsi di cucina locale in Giordania, con degustazioni di vini, o il pranzo presso una famiglia cingalese in Sri Lanka, il bivacco sotto le tende con visita ad un villaggio fortificato Ksir in Marocco, o ancora corsi di danza locale a Kendi o un incontro con i monaci. La stessa scelta delle sistemazioni non è casuale in quanto Kuda Travel ha selezionato prevalentemente boutique hotel o comunque strutture dimensionate ma sempre di ottima qualità ricettiva.

In altre parole, il mondo raccontato dai luoghi e dalle persone che li abitano e che incontrano i viaggiatori stranieri, senza rinunciare alle classiche tappe previste per ogni singolo Paese. Per tutta la programmazione, inoltre, Kuda Travel assicura prezzi globali garantiti, senza quote di iscrizione, accessi preferenziali agli allotment, supporti operativi a domicilio per la gestione gruppi e azioni di comarketing sul territorio, a richiesta dell’agente di viaggi partner.

«In altre parole – aggiunge Roberto Di Giorgio, responsabile prodotto Sud Est asiatico e Cina e con una lunga esperienza alla Universe (viaggi incentive) – vogliamo davvero personalizzare ogni viaggio scoperta instaurando un rapporto di chiarezza sia con l’adv che con il suo cliente finale. Certe attenzioni di Kuda Travel provengono dal mondo incentive, dove ben si conoscono la cura dei dettagli e l’assistenza continua al cliente. Vogliamo e possiamo fare la stessa cosa per tutti i nostri programmi di viaggio rivolti al segmento leisure».

Ad oggi Kuda Travel lavora con circa 400 agenzie di viaggi, prevalentemente fuori dai confini laziali, e a breve verrà finalizzato un importante accordo con il network Bluvacanze, ma la sfida è proprio quella di implementare la rete di vendita attraverso una fidelizzazione di adv individuali che passa anche attraverso l’esclusività di zona o di quartiere, in caso di grandi città: e la formula adottata è quella del Kuda Tribe, un concetto di comunità social che permette agli adv che si iscrivono di accedere da subito ad un canale privilegiato.

Il punto di forza della tribù di Kuda è il regime di commissioni progressive: si parte dal 12% alla prima prenotazione, per passare al 13% per almeno 3 prenotazioni fino al 15% dalla sesta prenotazione in poi.

«Abbiamo rivoluzionato il concetto di over commission, agendo sulla trasparenza del rapporto con un meccanismo semplice ed anche abbastanza agevole per l’adv. Inoltre chi aderisce alla tribù può garantirsi le impronte, dei punti-premio che può cambiare in plus di servizi d’assistenza come i preventivi veloci (max 2 ore), i prezzi last call (offerte a data), le opzioni su disponibilità residua oppure in plus a favore dei propri clienti come omaggi in camera e addirittura check-in e carte d’imbarco preparate in anticipo per togliere al cliente anche questa incombenza» .

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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