La certezza Ai nel 2024 della travel industry

La certezza Ai nel 2024 della travel industry
05 Gennaio 13:50 2024 Stampa questo articolo

Tanta intelligenza artificiale generativa, green, personalizzazione ed esperienzialità. Si reggerà soprattutto su queste tendenze il 2024 del travel per Phocuswire, che ha interpellato gli esperti dell’industria turistica e confermato la direzione futura del settore.

Tema caldissimo, certamente, è quello che riguarda l’intelligenza artificiale. In questi giorni, ad esempio, Microsoft ha svelato la novità legata al suo assistente virtuale Copilot, che arriverà anche in una serie di tastiere Windows. Copilot, che prenderà il posto del tasto menu, viene definito dai vertici Microsoft il più grande cambiamento tecnico-operativo degli ultimi decenni.

Per Christine Wang, managing director di Lufthansa Innovation Hub GmbH, i margini di sviluppo sono ancora tanti e l’anno nuovo riguarderà soprattutto il perfezionamento delle implementazioni del 2023: «Come la creazione degli itinerari, l’assistenza al viaggio e in hotel. Un altro ambito da guardare con scrupolosa attenzione è quello delle recensioni false, su cui l’intelligenza artificiale generativa può avere un grosso impatto».

L’Ai, inoltre, sta ampliando in modo considerevole le possibilità di scelta. «Ci aspettiamo la crescita di nuove destinazioni anche grazie alla fusione con i social media e all’impatto che hanno oggi i video», commenta invece Dana Dunne, ceo di eDreams Odigeo.

Altro fattore-chiave dell’anno (e oltre) non può che essere la sostenibilità, anche nel business travel ovviamente. Il presidente di Concur Travel, Charlie Sultan, afferma: «Nel 2024 le iniziative aziendali saranno più ampie e verteranno sul miglioramento della sostenibilità e del concetto di diversità, equità e inclusione. Si avranno responsabilità più elevate sui dipendenti».

Infine, prosegue l’evoluzione dei concetti di personalizzazione (grazie alla raccolta dati) ed esperienzialità. «Il Covid e le sue imposizioni come il lockdown e il distanziamento sociale hanno portato all’esigenza di fare esperienze attive, all’aperto e anche personalizzate. Si tratta di una tendenza destinata a resistere nel 2024 e a seguire. Quando analizziamo il booking notiamo una crescita superiore alla media quando parliamo di tour nella natura, ciclismo, campeggio o anche trekking», spiega Kristin Dorsett, chief product officer di Viator.

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