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La ripresa della Cina: il motore sono i viaggi interni

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In Cina si torna a volare, soprattutto sulle rotte domestiche. Se è notizia di pochi giorni fa il divieto per le compagnie cinesi che non possono operare più di un volo internazionale settimanale per ogni Paese straniero (l’obiettivo dichiarato dalla Civil Aviation Administration of China è di limitare la possibilità di contagi provenienti dall’estero, ndr), a segnare un piccolo boom nel prossimo mese sarà soprattutto il mercato interno.

Complice l’imminente Festa di Qingming (il 4 aprile, Giorno della pulizia delle tombe in tutto il Paese), e le celebrazioni del 1° Maggio, i dati provenienti dalla società specializzata Oag Aviation Worldwide evidenziano come in tutto il mese di aprile l’offerta di posti sulle rotte interne sarà “solo” dell’8% più bassa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una percentuale, che tradotta in posti, equivale a 1,1 milioni di sedili in meno rispetto a dodici mesi prima (la media, nel Paese del Dragone, è di 14-15 milioni di posti offerti al mese).

A soffrire ancora delle conseguenze dell’emergenza da coronavirus è ovviamente la città di Wuhan, con circa il 39% in meno. Ma si tratta di un’eccezione, perché i numeri sono incoraggianti in tutti i 10 aeroporti più importanti del Paese.

A Chongqing, ad esempio, l’ottavo scalo nella top 10, l’offerta domestica registra addirittura un +4,1%, mentre sia a Chengdu (-3.0%) che a Guangzhou (-4.1%) i cali ci sono, ma rimangono ampiamente al di sotto della media.

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