La Scozia si rilancia sui mercati internazionali

La Scozia si rilancia sui mercati internazionali
10 Maggio 09:46 2022 Stampa questo articolo

“Discover Scotland: Reconnect 2022” rilancia e promuove il turismo internazionale del post-pandemia in Scozia con un evento online che ha avuto luogo ad aprile scorso. Tour operator, agenti di viaggi e aziende turistiche si sono incontrati per discutere sulle prenotazioni dei visitatori dall’estero.

L’obiettivo è ripartire con la domanda e l’offerta di turismo internazionale e promuovere il Paese come leader del turismo responsabile. Sono stati coinvolti 21 mercati globali ed è stata registrata la presenza di 324 imprese scozzesi e 298 tour operator internazionali, tra cui 18 delegati a rappresentare l’Italia.

Come molti altri Stati, anche la Scozia durante la pandemia ha potuto contare prevalentemente sul turismo nazionale. Malcom Roughead, chief executive di Visit Scotland, ha sottolineato che «i visitatori nazionali hanno guidato la ripresa dopo l’impatto del Covid-19, ma il ritorno dei nostri visitatori internazionali è un passo importante verso la ripresa del turismo scozzese».

Lo stesso Roughead ha poi aggiunto: «Discover Scotland 2022 permette alle imprese scozzesi di connettersi con acquirenti chiave da tutto il mondo per contribuire ad attrarre visitatori, da vicino e da lontano, per aiutare a ricostruire la preziosa industria turistica della Scozia».

Nel 2019 i viaggi in entrata rappresentavano un quinto dei visitatori della Scozia e più del 40% della spesa complessiva, con i mercati Usa, Germania, Australia, Cina e Francia a guidare la classifica. Per quanto riguarda l’Italia, nel 2019 ci sono state 122.000 visite in Scozia, con una spesa di 86 milioni di sterline. Secondo VisitScotland, la presenza dei turisti nel Paese genera circa 11,5 miliardi di sterline e contribuisce per circa 6 miliardi di sterline al Pil scozzese.

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