Le regole d’oro del neo marketing

Le regole d’oro del neo marketing
13 Ottobre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Inclusivo (e green), sempre più instant, social e anche immersivo. Sono i principali tratti distintivi del nuovo marketing, che mai come oggi (tra dati, analisi e investimenti) mette al centro le persone con le loro rinnovate esigenze.

Le campagne inclusive – possiamo definire tale anche quella della Bit di Milano, “If you travel, it shows”, ovvero “Se viaggi, si vede”, che mira all’internazionalizzazione – hanno l’obiettivo di parlare a tutti: come riportato in un approfondimento a firma Ninja Marketing, “per essere efficace una campagna deve tenere in considerazione la diversità in ogni sua forma”, a maggior ragione se si opera in un settore come quello dei viaggi. Uno studio Salesforce, infatti, conferma come il 90% degli intervistati crede che i brand debbano oltrepassare la necessità di profitto e contribuire alla costruzione di un mondo migliore e sostenibile.

MJ De Palma, head of global multicultural & inclusive marketing di Microsoft Advertising, lo ha definito “come il marketing che può evidenziare o risolvere un aspetto della diversità dove si verifica l’esclusione”. Riprendendo una survey condotta proprio da Microsoft in partnership con DeriveOne, dal titolo “The Psychology of Inclusion and the Effects in Advertising: Gen Z”, il 70% dei giovani ha maggiore fiducia nelle aziende che nella loro comunicazione rappresentano la diversità, mentre il 49% dichiara di aver smesso di acquistare prodotti e servizi da chi non rispetta i valori in cui si crede. Il 69% del campione, invece, ritiene le realtà di stampo inclusivo più autentiche delle altre.

Ma oltre a essere inclusivo, il marketing dei tempi moderni non può prescindere ovviamente anche dai social media e dalla loro forza di penetrazione incontrastata. E nel 2022, dove in aggiunta pesa l’accelerazione digitale dei tempi post Covid, non si può non essere in possesso di un account TikTok. Snocciolando qualche dato, la controllata della cinese Bytedance ha registrato un aumento dei ricavi in Europa su base annua del 477%, con una crescita del giro d’affari dovuta da un lato all’incremento degli utenti attivi sulla piattaforma (almeno un miliardo di persone di cui circa 15 milioni in Italia), dall’altro dal lancio di nuovi strumenti di monetizzazione volti ad attrarre inserzionisti e marketer, che qui possono raggiungere la fondamentale fetta di mercato della generazione Z prima di tutto, e dei millennial. TikTok non può, e non deve essere, solo il regno degli influencer.

Essere sui social, inoltre, significa anche essere “instant”, e quindi fare attività di marketing in real time prendendosi l’attenzione del pubblico sfruttando l’interesse generato da un evento o una tematica specifica. Qui un esempio eclatante arriva da un’azienda che con il turismo non ha nulla a che fare: l’agenzia funebre Taffo seguita dalla Kirweb di Riccardo Pirrone. È uno dei casi di maggiore successo (oltre 160mila follower su Instagram) proprio grazie a una mirata (e insistente) campagna di instant marketing, pratica che potrebbe rivelarsi assai utile per adv e tour operator, andando al di là del segmento travel e inserendosi dunque in più contesti.

Infine, l’ancora criptico ma già ben saldo mondo del metaverso e degli Nft (i token non fungibili che vede il big Alpitour tra i pionieri), dove i brand possono testare strategie di marketing ultrainnovative e del tutto tridimensionali con l’ausilio di dispositivi 3d e immersivi.

Più o meno un mese fa, il Gruppo Meta, che insieme ad altri giganti dell’hi-tech ha creato il consorzio Metaverse Standard Forum per stabilire i parametri di interoperabilità necessari per costruire un sistema aperto, ha avviato una campagna europea per meglio comprendere l’impatto del metaverso, “che trasformerà il modo in cui le persone si connettono, le aziende crescono e i creatori si guadagnano da vivere, portando esperienze sociali migliori”.

Spazio al marketing poi, nel corso della nuova edizione del Wtm London, con L’Agenzia di Viaggi Magazine media partner: speaker d’eccezione il guru Steven Bartlett, tra le altre confounder di Social Chain.

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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