L’estate di Aeroporti di Roma: oltre 35 nuove rotte

L’estate di Aeroporti di Roma: oltre 35 nuove rotte
22 Marzo 14:14 2023 Stampa questo articolo

Oltre 35 nuove rotte, di cui più di 10 verso destinazioni precedentemente mai servite con voli diretti, nemmeno nel pre Covid. Sono le novità principali della summer 2023 di Aeroporti di Roma, con una programmazione che si avvicina sempre di più ai livelli precedenti alla pandemia, con più di 100 compagnie aeree che serviranno oltre 200 destinazioni verso più di 70 Paesi in tutto il mondo.

Grande protagonista il mercato nordamericano con una pianificazione che, nei mesi di picco, arriverà a contare 34 partenze al giorno, di cui ben 11 solo per New York. Un’offerta record grazie ai nuovi collegamenti che saranno avviati da Ita Airways e agli sviluppi dei vettori Usa che arriveranno a offrire un numero di collegamenti in crescita del 50% rispetto al pre pandemia. In questo contesto, il Leonardo da Vinci si posizionerà come terzo hub europeo dopo Londra e Parigi per numero di voli verso la Grande Mela e tra gli aeroporti con la maggior crescita sui voli verso il Nord America, Canada compreso.

Tra le principali novità, i nuovi collegamenti per San Francisco, nuova destinazione che verrà lanciata nel corso dell’estate da Ita e United Airlines così come i voli per Messico City, grazie al debutto sullo scalo romano di Aeromexico. Tanti, inoltre, gli incrementi di offerta su destinazioni storicamente collegate alla Capitale: in testa New York che, tra le altre, vedrà l’ingresso anche di Norse Atlantic Airways quale nuovo player con un volo giornaliero. Ita introdurrà un nuovo volo diretto per Washington a partire da giugno, mentre l’incremento delle frequenze di Air Canada e Air Transat renderà disponibili fino a tre voli giornalieri per Toronto e Montreal. Anche WestJet investirà sulla connettività romana, aumentando la disponibilità di voli per Calgary, unico collegamento diretto dall’Italia verso il Canada occidentale lanciato lo scorso anno, offrendo fino a 5 frequenze settimanali.

Anche per il Sudamerica si prevede una crescita della connettività, con il graduale incremento di Aerolineas Argentinas che arriverà a collegare il Leonardo da Vinci con 5 voli settimanali per Buenos Aires.

In primo piano anche il mercato asiatico. Oltre alle destinazioni disponibili per Tokyo e Delhi, grazie all’aumento dei voli di Ita già avviati a fine 2022, si assisterà al recupero delle compagnie aeree della Greater China, con la ripresa dei voli per Pechino e Shanghai, e il contestuale incremento di offerta anche verso le già servite città di Chengdu, Hangzhou e Chongqing. Da Fiumicino circa tre voli al giorno verso la Cina, cui si aggiungerà il ripristino del collegamento diretto per Taipei tre volte a settimana. Roma sarà inoltre collegata fino a 2 volte al giorno con Seoul grazie agli sviluppi di Korean Air ed Asiana e 5 volte a settimana con Singapore a bordo di Singapore Airlines che, raggiungerà il massimo dell’offerta registrata su tale rotta.

Qatar Airways, salendo a 18 frequenze settimanali, offrirà in alcuni giorni della settimana fino a 3 voli giornalieri, così come Gulf Air che, partita a giugno 2022, continua ad investire su Roma, inserendo la terza frequenza settimanale per Manama in Bahrain.

A completare il quadro di sviluppo del 2023 il breve medio raggio, con nuove destinazioni internazionali che arricchiranno l’offerta delle città direttamente collegate con Roma: tra queste Baku, Faro, Danzica, Funchal, Memmingen, Castellon e Bastia grazie allo sviluppo di compagnie come Volotea, Vueling, Air Corsica, Wizz Air e Ryanair. Le ultime due accresceranno la loro offerta arrivando a basare a Fiumicino rispettivamente 11 e 9 aeromobili.

«L’evoluzione del traffico sull’anno in corso rilascia un outlook molto positivo, seppur con fattori di rischio correlati all’attuale contesto economico e geopolitico – osserva Marco Troncone, ad di Aeroporti di Roma – ma ci sono le condizioni affinché il traffico di Fiumicino possa tornare molto vicino ai livelli pre pandemia durante l’estate. Il 2023 potrà essere davvero l’anno della definitiva ripresa del traffico con la certezza per i due scali della Capitale di continuare a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo della filiera economica legata al turismo ed ai trasporti».

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