L’isolamento Covid sarà abolito: l’Italia volta pagina

L’isolamento Covid sarà abolito: l’Italia volta pagina
07 Luglio 11:01 2023 Stampa questo articolo

In Italia sta per cadere anche l’ultima restrizione anti-Covid. A comunicarlo è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto all’assemblea di Farmindustria dove ha anticipato che verrà «rimosso l’obbligo di isolamento fino a 5 giorni per gli asintomatici positivi e per chi non accusa sintomi da due giorni».

Come anticipato nei giorni scorsi, tale regolamento Covid è nella realtà poco applicato, ma crea non pochi problemi al turismo organizzato. Infatti, a chiedere a gran voce l’eliminazione della misura di isolamento è stata proprio Fto, con una lettera indirizzata a Schillaci e al ministro del Turismo Daniela Santanchè.

Il direttore nazionale dell’associazione, Gabriele Milani, ha infatti ribadito che l’isolamento di cinque giorni, più dieci di obbligo di indossare la mascherina Ffp2, a carico di chi risulti positivo a un tampone Covid, è una misura che nella fase più dura del virus ha avuto importanti esiti in termini di difesa della salute pubblica, «ma oggi appare non più giustificata. Non a caso gli altri stati Ue hanno già tolto isolamento e quarantena l’anno scorso e, per ultima, la Francia il 1° febbraio scorso».

Per di più, si tratta di una misura che rappresenta una criticità per le aziende turistiche. Il Codice del turismo disciplina il recesso dal contratto di pacchetto turistico: le norme prevedono che il viaggiatore ammalato o infortunato possa recedere in ogni momento, ma debba riconoscere all’organizzatore i costi di recesso indicati nell’accordo. Ci sono viaggiatori che chiedono di recedere senza penali in caso di positività da Covid e senza stipulare alcuna polizza a copertura delle stesse penali di cancellazione, scaricando così sull’organizzatore del pacchetto ogni costo applicato dai fornitori nel caso in cui il cliente rinunciasse alla vacanza per colpa del virus e del conseguente obbligo di isolamento.

Sul tema è intervenuto anche l’infettivologo Matteo Bassetti: «È assurdo mantenere un tipo di regolamentazione così restrittivo. Non ha senso chiedere alla gente di rinunciare alla vacanza a causa di un virus oggi profondamente diverso».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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