Lo slalom fra i contributi a fondo perduto per le agenzie di viaggi

25 Settembre 07:00 2020 Stampa questo articolo

Il contributo a fondo perduto per le agenzie di viaggi è fra i molteplici provvedimenti, più o meno effettivi e concreti, assunti per l’emergenza Covid-19, quello di più immediata sensibilità per l’imprenditore, tanto che ai tre principali contributi decretati dallo Stato se ne sono aggiunti molti altri a livello regionale e locale.

Limitandoci qui ai tre contributi governativi, quello stanziato dall’art. 25 del decreto Rilancio era relativo al volume d’affari Iva (fatture emesse più corrispettivi) del mese di aprile 2020 rapportato all’aprile 2019, la domanda scadeva lo scorso 13 agosto ed è stato pagato a tempi stretti dall’Agenzia dell’Entrate dopo la presentazione di ogni domanda. Ne avevano diritto tutte le piccole e medie imprese italiane con ricavi a bilancio 2019 non superiori a 5 milioni di euro. Erano stati stanziati 6 miliardi di euro, ma purtroppo non sono bastati e un piccolo numero di richieste fatte negli ultimi giorni sono ancora in attesa di ricopertura.

Il secondo contributo, ora in scadenza il prossimo 09 ottobre e previsto dall’art. 182 sempre del decreto Rilancio, stanzia un fondo di soli 25 milioni di euro riservati alle agenzie di viaggi e tour operator (codici Ateco 79.11 e 79.12); estende il periodo di riferimento al volume d’affari Iva 23 febbraio/31 luglio 2020 e 2019, ma è stato tolto il limite superiore di dimensione delle imprese, vale a dire ne hanno diritto tutte le imprese a prescindere dal volume dei ricavi del bilancio 2019, seppur con differenti percentuali. Un grande tour operator con ricavi a bilancio 2019 superiori a 50 milioni avrà diritto al 5% delle perdita di volume d’affari Iva mentre, scalando scaglione per scaglione (5% – 10% – 15% – 20%) una piccola agenzia con ricavi 2019 inferiori a 400.000 euro avrà diritto al 20% della perdita di volume d’affari Iva.

Cosa ne deriva? Poiché questo contributo, gestito questa volta dal Mibact, non sarà pagato a presentazione della domanda, bensì il fondo a disposizione sarà ripartito fra le imprese aventi diritto entro 30 giorni lavorativi successivi alla scadenza del 09 ottobre, per riparto proporzionale fra la disponibilità e il valore teorico del contributo, ecco allora che la presenza dei grandi numeri delle imprese maggiori potrebbe rendere molto bassa la percentuale di riparto effettivo del fondo, troppo piccolo per la bisogna.

Qualche speranza in più potrebbe venire dal terzo contributo sempre gestito dal Mibact, quello dei 265 milioni previsto dal Decreto Agosto sempre per agenzie di viaggi, tour operator e, in aggiunta, professionisti del turiamo. Qui mancano ancora i provvedimenti attuativi, ma anche qui secondo le dichiarazioni raccolte al Mibact il meccanismo di riparto sarà lo stesso, vale a dire sempre a nostro avviso non equo per le piccole e medie imprese.

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