M&A, fusioni e acquisizioni al -22,5% nel travel globale

M&A, fusioni e acquisizioni al -22,5% nel travel globale
19 Marzo 10:51 2024 Stampa questo articolo

Inizio 2024 con il freno a mano tirato per le fusioni e le acquisizioni nel mondo del travel: secondo i rilevamenti di GlobalData, che si occupa di rilevamenti dei dati sulle partnership, le attività di transazioni nel settore viaggi e turismo hanno infatti registrato un calo del 22,5% nei primi due mesi dell’anno, anche se un big di mercato come Giovanni Tamburi, presidente e fondatore del Gruppo industriale Tip – Tamburi Investment Partners Spa alle prese (anche) con la valorizzazioni delle quote di Alpitour World, indica il 2024 come anno «di maggiori opportunità, più di acquisto che di vendita».

Il settore travel, tra gennaio e febbraio, ha assistito all’annuncio di 93 accordi a livello globale rispetto ai 120 accordi durante lo stesso periodo del 2023. La periodica analisi dei database delle offerte di GlobalData rivela inoltre che se il numero di fusioni e acquisizioni (M&A – Merger and Acquisition) e di accordi di finanziamento di rischio è diminuito, quello relativo al volume delle operazioni di private equity ha mostrato un buon miglioramento. Infatti il volume delle operazioni di private equity è aumentato e si è addirittura quadruplicato.

Per Aurojyoti Bose, lead business fundamentals analyst di GlobalData, «l’indebolimento nelle conclusioni di accordi in tutti i settori e nelle varie aree geografiche è dovuto alle condizioni volatili del mercato che hanno influito negativamente anche nel settore dei viaggi e del turismo».

Ad esempio, le macro-regioni del Nord America, dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa hanno registrato un calo del volume degli affari, mentre la regione dell’Asia-Pacifico ha mostrato un miglioramento sia pur marginale.
Flessione negli affari legati alle fusioni si sono registrati soprattutto nei mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito e Francia mentre India, Corea del Sud e Australia hanno fatto segnare una certa vitalità.

C’è comunque un cauto ottimismo nell’analisi di Bose, che conclude: «Nonostante questa recessione, esistono aree di resilienza e opportunità, in particolare in regioni come l’Asia-Pacifico. Man mano che i mercati si evolvono, identificare le aree di crescita e innovazione diventa fondamentale e strategico per le parti interessate del settore».

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