Mercatini di Natale, gli organizzatori auspicano le aperture in deroga

01 Dicembre 12:23 2020 Stampa questo articolo

Sos lanciato dall’Unoe (Unione Nazionale Organizzatori Eventi) – tra i principali rappresentanti dei mercatini di Natale – per ottenere aperture almeno nelle due settimane che precedono le festività e polemizza sulla deroga concessa ai mercatini presenti nei centri commerciali. A rigore di logica, sostiene l’associazione, la chiusura deve riguardare tutti i mercatini, altrimenti si deve concedere l’apertura almeno per pochi giorni, anche ai mercatini tradizionali all’aperto.

Ciò che auspica l’associazione di categoria è che il dpcm prenda in considerazione la perdita di questo valore e di questa atmosfera all’aperto che arricchisce le città italiane e soprattutto i piccoli borghi delle Regioni Gialle.

«Vi sono in tutto il Paese ogni anno fiere meravigliose sul Natale, cardini del nostro artigianato – evidenzia Alessandro Pollak, presidente Unoe – Oggi i nostri associati non vogliono che ci sia disparità di trattamento e invocano anche singole giornate di apertura a norma, in sicurezza, all’aperto, con mercatini a tema che diano spazio a persone che sono impegnate per tutto l’anno nella produzione di oggetti e food natalizi, come possono essere presepi romani e napoletani, addobbi natalizi fatti a mano, panettoni, torroni, pan pepato, sapori e pandori artigianali. C’è tutto un mondo fuori dai centri commerciali che vive di aria e passeggiate all’aperto che non rientra, pur nel rispetto delle regole, in queste nuove aperture che inspiegabilmente sono invece concesse al chiuso dei centri commerciali».

Pollak ricorda poi che «bisogna considerare che la maggior parte dei nostri artigiani tradizionali non hanno dimestichezza con la tecnologia e da sempre si affidano agli organizzatori di eventi per la commercializzazione di prodotti a cui si dedicano per molti mesi».

La protesta di Unoe non riguarda la non accettazione delle regole, ma la sua applicazione a tutte le categorie, ribadendo che se i mercatini e le fiere natalizie sono vietati, allora che lo siano anche quelli all’interno dei centri commerciali.

I mercatini natalizi tradizionali nel nostro Paese hanno un volume di affari che Unoe stima in circa 2 miliardi di euro, che rischia di essere azzerato insieme alle tradizioni secolari.

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