Mice sempre più caro nel 2018: a dirlo è Cwt M&E

11 Settembre 13:03 2017 Stampa questo articolo

A livello globale sono stati più cari i meeting ed eventi nel corso del 2017. «I costi stanno aumentando nei principali mercati M&E a livello globale ed è probabile che il trend prosegua in questo senso anche nel 2018 – afferma Cindy Fisher, senior vice president e global head di Cwt Meetings & Events – Anche perché sono attesi incrementi del 3,7% nelle tariffe alberghiere e del 3,5% in quelle aeree per il prossimo anno».

A mettere nero su bianco questa situazione è il report Meetings and Events Future Trends 2018, consueta ricerca condotta da Cwt M&E, la divisione dedicata agli eventi di Carlson Wagonlit Travel. L’aumento pressoché generalizzato del costo per partecipante porterà quindi a conseguenze significative su alcune delle destinazioni top a livello globale come Londra, San Paolo e Rio de Janeiro, anche se alcune delle location più utilizzate in queste città potrebbero registrare un calo nei costi per il prossimo anno.

In particolare, la capacità dell’industria del trasporto aereo globale dovrebbe aumentare di circa il 7% nel 2017 e del 6% nel 2018. La segmentazione delle tariffe sta attirando sempre più viaggiatori visto che possono scegliere tra varie opzioni, da tariffe economy base molto restrittive fino a tariffe che includono una serie di servizi aggiuntivi. Per quanto riguarda gli hotel, i fornitori stanno progressivamente spingendo i corporate buyer ad abbandonare le tariffe fisse negoziate, in favore di quelle dinamiche.

Passando ad analizzare le singole aree geografiche, il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi in Europa, Medio Oriente e Africa è aumentato del 4% quest’anno. Ciò nonostante, il mercato alberghiero in tutta l’area Emea non mostra una forte pressione sull’offerta, come accade in America, anche perché gli hotel sempre più spesso disaggregano i costi: ci si sta spostando da tariffe negoziate a massimali di spesa e da tariffe giornaliere per partecipante a tariffe relative alla camera, al food and beverage, ai servizi audio-video e via dicendo. Dal punto di vista delle mete scelte, se Germania e Regno Unito continuano a restare tra le favorite – Berlino, Düsseldorf, Colonia e Vienna, ad esempio, stanno diventando ancora più interessanti – Italia e Portogallo sono sempre più apprezzate grazie a tariffe equilibrate, mentre nuove destinazioni emergenti per i viaggi incentive sono città come Bordeaux, Tolosa e Palma di Maiorca.

In Nord America, invece, dove il costo giornaliero per partecipante è aumentato del 3% nel 2017, e i prezzi di hotel e trasporti aerei sono attesi in aumento del 2,5% nel 2018, destinazioni quali Hawaii, Washington DC e la regione vinicola della California restano tra le favorite per i meeting e gli eventi (alcune località dell’Arizona potrebbero diventare più popolari grazie all’apertura di nuove strutture nel 2018).

Più stabile la situazione in America Latina, dove però sul fronte del mercato alberghiero si sta imponendo un trend, in particolare in Argentina, che vede gli organizzatori di eventi rinunciare alle location di lusso, ricercando piuttosto una alta qualità del food and beverage, una connessione wifi avanzata e servizi più flessibili. In Brasile, in particolare, ci si attende nel 2018 una riduzione del 20% nella dimensione dei gruppi a causa dell’indebolimento dell’economia e scelta di destinazioni domestiche da parte delle aziende con budget ridotti. L’apertura e la ristrutturazione di hotel su larga scala in Colombia la stanno rendendo una meta appetibile per il mercato M&E statunitense.

Infine, l’Asia Pacifico, dove il costo giornaliero per partecipante ai meeting ed eventi è aumentato del 5% nel 2017, mentre le tariffe di voli e hotel hanno registrato aumenti rispettivamente del 2,8% e 3,5%. Gli hotel rimangono la venue preferita nella gran parte dell’area, in particolare in Cina, dove nuove strutture vengono inaugurate ogni settimana. Australia e Nuova Zelanda invece sono un’eccezione nell’area: non avendo registrato di recente un grande sviluppo dell’offerta alberghiera, vedono una maggiore domanda di venue esclusive.

Come già in Europa e America latina, però, anche in quest’area il tema della sicurezza sta limitando i viaggi verso Indonesia, Malesia, Filippine e Thailandia. Tra le mete preferite per organizzare meeting ed eventi, se Singapore resta l’hub principale, la Corea del Sud e il Vietnam sono destinazioni emergenti, come pure la Cina, Taiwan e, in Giappone, Kyoto, Okinawa e Osaka.

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

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