Minibond salva turismo, la proposta delle associazioni a Mibact e Cdp

24 Settembre 15:15 2020 Stampa questo articolo

Giocano d’anticipo Astoi, Fto, Federalberghi e Federterme alzando le aspettative del settore turistico-ricettivo in un documento congiunto, a poche ora dal varo del Fondo Nazionale per il Turismo che verrà presentato venerdì 25 settembre dal ministro Dario Franceschini.

Le associazioni, infatti, hanno inoltrato una proposta al Mibact e a Cassa Depositi e Prestiti per il varo  di uno strumento finanziario di lungo periodo a supporto del rilancio degli alberghi italiani e degli operatori turistici in generale.

La proposta delle associazioni di categoria rappresentative del settore alberghiero, turistico e termale prevede il lancio di un programma di minibond da parte di aziende turistiche che abbiano fondamentali patrimoniali solidi; i minibond di durata di almeno 25 anni e con tasso ridotto devono essere finalizzati ad azioni di rilancio di medio-lungo periodo. Cdp, tramite un fondo immobiliare, sottoscriverebbe i bond consentendo agli imprenditori di restare proprietari della propria azienda, di non cadere preda di necessità di cessione a soggetti speculativi.

«La Cdp, anche su spinta del governo, del parlamento e delle associazioni sta varando, in questi giorni, un interessante e utile strumento finanziario per sostenere il settore – dichiara Bernabò Bocca presidente Federalberghi – Siamo lieti di questa azione ed è importantissimo che il nuovo fondo scelga metodologie e linee di investimento realmente produttive e a sostegno di imprese sane».

Gli fa eco Elisabetta Fabbri, a capo della prima catena alberghiera italiana  (Starhotels) che evidenzia:  «La proposta di far sottoscrivere bond a Cdp a supporto del sistema turistico italiano è di grande interesse ed attualità e sarebbe un bel segnale per economia. Il sistema di bond, cui potrebbero aderire altre istituzioni (come la Banca Europea per gli Investimenti e le Regioni) avrebbe enormi vantaggi in termini di velocità di esecuzione e semplicità di gestione».

Secondo le imprese di settore, la situazione delle imprese turistiche italiane è drammatica e nel settore alberghiero a tentativi di apertura, tranne che in poche località, si susseguono chiusure, perciò un bond venticinquennale dà respiro e stabilità alle Imprese.

«Cassa depositi e prestiti – aggiunge Massimo Caputi, presidente Federterme, altra firmataria della proposta – è l’unico soggetto per sua natura e capacità di raccolta a basso costo in grado di lanciare un Fondo innovativo che consenta alle imprese turistiche di guardare avanti considerando che prima del 2023 non ci saranno riprese di mercato significative. Il bond è sicuramente uno strumento utilissimo che può essere garantito da asset immobiliari senza aggravare Cdp di investimento diretto in immobili».

L'Autore