Moby, la balena resta a galla con Msc

Moby, la balena resta a galla con Msc
25 Novembre 10:47 2022 Stampa questo articolo

Si conclude con esito positivo il piano di salvataggio di Moby-Cin. Il 24 novembre il Tribunale di Milano ha approvato e omologato il piano di concordato preventivo presentato dalla compagnia di navigazione, rigettando l’opposizione presentata da Grimaldi Euromed Spa, che chiedeva danni per 147 milioni, sostenendo anche presunte violazioni delle norme antitrust da parte della società che fa capo alla famiglia Onorato.

Con l’approvazione da parte del tribunale, può ora può essere avviata la ristrutturazione del debito di Moby e Cin e c’è dunque il via libera all’ingresso nella compagnia del Gruppo Msc.

Lo ha reso noto la stessa Moby Spa, annunciando che “il Tribunale di Milano ha omologato il concordato della compagnia e della sua controllata Cin Spa. Con il decreto di omologa il Tribunale ha rigettato l’unica opposizione promossa dalla Grimaldi Euromed Spa condannandola al pagamento delle spese”.

I giudici della sezione fallimentare di Milano hanno ritenuto sussistenti “tutte le condizioni di legge per l’omologazione del concordato” e hanno stabilito “l’infondatezza dell’opposizione promossa” da Grimaldi.

Il piano di salvataggio presentato al tribunale prevede l’ingresso nel capitale di Moby Spa al 49% del Gruppo Msc di Gianluigi Aponte per 150 milioni di euro, con l’omologa del concordati preventivi sui quali, tra fine giugno e metà luglio, i creditori avevano espresso in maggioranza parere favorevole alle ristrutturazioni dei debiti proposte dal gruppo controllato da Vincenzo Onorato.

Ad aprile scorso, il Tribunale fallimentare aveva ammesso la proposta di concordato preventivo presentata dopo che i commissari giudiziari di Tirrenia avevano “espresso un giudizio complessivamente positivo sulla tenuta del piano” che prevede un accordo sulla ristrutturazione del debito che Cin ha nei confronti dell’ex Tirrenia e che dovrebbe portare la prima a versare 82 milioni alla seconda.

A fine settembre era arrivato il rinvio per la disamina dell’opposizione del Gruppo Grimaldi, fino alla decisione del Tribunale di omologare il concordato.

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