Nasce Aeroporti 2030, l’associazione degli scali italiani green

Nasce Aeroporti 2030, l’associazione degli scali italiani green
25 Giugno 14:06 2021 Stampa questo articolo

Esclusi dalla ripartizione dei fondi del Pnrr, gli scali italiani ora fanno fronte comune coalizzandosi in un nuovo organismo. Si chiama Aeroporti 2030 ed la neonata associazione che raggruppa Roma Fiumicino, Roma Ciampino e gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. L’obiettivo, si legge nella nota in cui è annunciata la sua nascita, “rafforzare e promuovere l’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale degli aeroporti italiani”. Alla sua guida c’è Alfonso Celotto, avvocato e professore ordinario di diritto costituzionale.

“Per questi scali, che insieme rappresentano circa il 40% del traffico italiano – sottolinea il comunicato – è divenuto prioritario imprimere una svolta radicale al sistema, partecipando proattivamente al cambiamento in atto. In un mondo profondamente cambiato dalla pandemia è necessario proiettarsi verso una visione innovativa”.

E se Fiumicino e Ciampino hanno annunciato l’annullamento delle emissioni di CO2 al 2030 e Aeroporti di Roma è stato il primo gestore a lanciare un Sustainability-Linked Bond, che collega direttamente il costo del debito ai risultati di sostenibilità, va nella medesima direzione green il Gruppo Save che gestisce gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia. Il veneziano Marco Polo, ad esempio, ha aderito all’impegno “net zero emissions by 2050” con la prospettiva di anticipare tale data al 2030 e nel 2019 è stato selezionato da Enea quale opinion leader per l’efficientamento energetico nell’ambito della campagna ItaliainClasseA finanziata dal ministero dello Sviluppo economico.

«Lo sviluppo digitale, la sostenibilità, la globalizzazione rendono i trasporti una delle principali sfide del nostro futuro. Oggi il settore aeroportuale sconta le difficoltà legate alla pandemia. Ma le crisi sono anche momenti di passaggio e crescita. Quando sarà passata, si ripartirà in maniera ancora più rapida di prima e gli aeroporti che avranno fatto i maggiori passi in avanti in termini di transizione sostenibile e innovazione saranno in posizione di vantaggio», sono le prime parole del neo presidente Celotto.

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