Natale, chi viaggia e come:
la fotografia di Federalberghi

Natale, chi viaggia e come: <br>la fotografia di Federalberghi
18 Dicembre 14:05 2023 Stampa questo articolo

È l’Italia la destinazione preferita degli italiani a Natale. Saranno oltre 19 milioni a mettersi in viaggio in occasione delle festività, +9,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; la scelta di recarsi all’estero riguarda un numero ridotto di persone che punta comunque alle grandi capitali europee. Inoltre, aumenta la percentuale di chi prolunga la vacanza fino a Capodanno (17,5%). Bene le località di montagna, le città d’arte, il mare e i luoghi abituali non tanto distanti dalla propria regione; si spende di più, ma a causa delle difficoltà dovute all’aumento del costo della vita in realtà si tende a ridurre drasticamente le spese di alloggio, cibi e divertimenti. Il giro di affari globale previsto in occasione delle feste di fine 2023 raggiunge comunque la cifra di quasi 15 miliardi.

È questa, in sintesi, la fotografia realizzata da Acs Marketing Solutions per Federalberghi – ultima in ordine di tempo, dopo le indagini dell’Osservatorio Astoi e di Assoviaggi – sul movimento turistico degli italiani in occasione delle festività di Natale e fine anno.

Se per i giorni di Natale la motivazione del viaggio riguarda circa 13,2 milioni di italiani ed è legata soprattutto al desiderio di ricongiungersi alle famiglie, per il Capodanno si cerca relax e divertimento, magari scegliendo di andare all’estero: dei 5 milioni e 900mila italiani che hanno programmato la vacanza per il periodo di San Silvestro, l’8,3% infatti ha scelto di recarsi fuori d’Italia, principalmente nelle capitali europee.

«Lo scenario che ci mette di fronte la nostra indagine è quello di una ripresa, questo sì, ma dura. Perché non credo si possa sottovalutare il fatto che, tra coloro che hanno deciso di non partire, un buon 49,5% si è trovato di fronte a una scelta obbligata per motivi economici – è il commento del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – I nostri concittadini sembrano sempre più orientati a dare maggior corpo alla durata della propria vacanza. Questo è senza dubbio un dato che colpisce positivamente, perché restituisce in effetti la sensazione di tornare a una sorta di normalità che si era persa negli anni terribili della pandemia. Più nello specifico, guardando al periodo di Capodanno a mio avviso assistiamo a un fenomeno nuovo sui cui varrà la pena soffermarsi: lo smart working diventa strumento strategico per prolungare la vacanza. Una valutazione che viene spontanea a giudicare da quel 21% di viaggiatori che, secondo la nostra indagine, rivela di aver fatto la scelta di gratificarsi con il viaggio senza trascurare il lavoro».

L’indagine di Federalberghi entra poi nel dettaglio, separando i dati di Natale da quelli del Capodanno.

Fotografia del Natale 2023

Per le vacanze di Natale, si muoveranno 13 milioni 253mila italiani.

DESTINAZIONE. Il 95% degli italiani rimane in Italia contro il 5% che va l’estero. Tra chi resta, il 55,2% non uscirà dalla propria regione. La classifica delle destinazioni italiane preferite vede in testa la montagna (30,2%), seguita dalle città diverse da quella di residenza (23,4%), dalle località d’arte (19,9%) e dalle località balneari (17,4%).

ALLOGGIO. In pole position la casa di parenti/amici (44,6%), mentre il 22,1% opta per la struttura alberghiera.

DURATA. A Natale gli italiani in vacanza dormiranno in media 7,3 notti fuori casa.

SPESA MEDIA. Si effettuerà una spesa media pro capite di 871 euro (816 euro in Italia e 2.397 euro per l’estero). La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata al viaggio (32,1%) e ai pasti (26,3%). Le spese di alloggio assorbiranno il 13,3% del budget e lo shopping il 14,9% del budget.

GIRO D’AFFARI. Il giro di affari previsto è di 11 miliardi e 543 milioni di euro, con un incremento del 14% rispetto al Natale 2022. Risultato che sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi: infatti, il 42,5% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza a causa dell’inflazione.

MOTIVAZIONE DEL VIAGGIO. La principale è la possibilità di raggiungere la propria famiglia (58,8%); riposo e relax (55%); divertimento (24%) e abitudine (20,8%).

PRENOTAZIONE. Per questo Natale si è riscontrato un comportamento molto determinato sulle prenotazioni, effettuate con largo anticipo: solo il 12,1% ha prenotato meno di un mese prima della partenza.

SPOSTAMENTI. Il 52,4% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per spostarsi. Il 29,5% viaggerà in aereo e il 9,1% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (42%).

ATTIVITÀ. Passeggiate (57,4%); escursioni e gite (18,4%), eventi tradizionali e folkloristici (14,3%); eventi enogastronomici (13%).

Come cambiano le scelte per Capodanno 2024

Saranno 5 milioni 878 mila gli italiani che partiranno per Capodanno.

DESTINAZIONE. Anche per la vacanza di fine d’anno la maggioranza (91,7%) resta in Italia, scegliendo principalmente la montagna (34,1%), città diverse dalla propria residenza (25,4%) o località d’arte (20,1%). Il rimanente 8,3% opterà per l’estero, preferendo le grandi capitali europee (83,3%) e i parchi divertimenti europei (8,3%).

ALLOGGIO. Resta in testa la casa di parenti/amici (per il 33,7% dei casi), mentre il 21,9% andrà in albergo.

DURATA. Si passeranno in media 4,3 notti fuori casa. Oltre un quinto dei vacanzieri (20,9%) allungherà la durata della vacanza grazie allo smartworking.

SPESA MEDIA. La spesa media pro capite (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) sarà di 587 euro (555 euro per l’Italia e 980 euro per l’estero). Per questo Capodanno il budget, in linea con lo scorso anno, si orienterà soprattutto sui pasti (27,1%), sul pernottamento (25%) e sul viaggio (23,4%). Allo shopping sarà riservato il 10,9%.

GIRO D’AFFARI. Per la vacanza di Capodanno si prevede un giro di affari pari di oltre 3 miliardi di euro (3 miliardi e 450 milioni), contro i 2 miliardi e 980 milioni dello scorso anno. Anche in questo caso, si poteva far meglio: il 52,1% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza a causa dell’inflazione.

MOTIVAZIONE. Relax (49,7%) e divertimento (48,6%) sono i principali motivi della vacanza in occasione del Primo dell’anno.

SPOSTAMENTI. Il 68,4% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina. Il 22,2% viaggerà in aereo e il 4,2% in treno. Anche per il Capodanno, la comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (66,2%).

ATTIVITÀ. Al top vi saranno le passeggiate (38,9%); a seguire escursioni e gite (27,4%), eventi enogastronomici (21,5%) e tradizionali (19,4%).

Il peso del “meteo” e i motivi di chi non parte

Se a Natale la vacanza non si discute – solo l’8,1% dei vacanzieri potrebbe rivedere i suoi piani in funzione delle previsioni meteo avverse – a Capodanno tale percentuale quasi raddoppia (15,3%).

Ma i motivi principali che inducono il resto della popolazione italiana a non effettuare nemmeno un pernottamento fuori casa Natale e/o Capodanno sono legati essenzialmente a ragioni economiche (49,5%). Seguono i motivi familiari (24%) e la decisione di andare in vacanza in un altro periodo (19,9%).

Il commento del ministro del Turismo

«Ottimi i segnali di ripresa rispetto al Natale 2022. Ora diversifichiamo offerta turistica per un ulteriore salto in avanti». Così il ministro del Turismo Daniela Santanchè commenta i dati diffusi da Federalberghi sulle festività natalizie, che «ci offrono interessanti spunti di riflessione, e sebbene gli italiani prediligano a Natale e Capodanno mete interne, che di per sé è una buona notizia, non ci dobbiamo distrarre dall’obiettivo di incentivare ulteriormente gli italiani a muoversi alla scoperta della nostra nazione anche nei periodi non prettamente legati alle logiche stagionali. Per fare questo, si devono mettere in campo strategie adeguate: dalla promozione dei nostri meravigliosi borghi e delle eccellenze nostrane, alla realizzazione di politiche che incoraggino famiglie e nuove generazioni a riscoprire l’Italia meno nota quando si tratta di andare in vacanza».

E aggiunge: «Un ulteriore spunto di riflessione che emerge da questi dati è quello su nuovi strumenti e tendenze, come lo smart working e il nomadismo digitale, che possono consentire a chi parte di prolungare il periodo di vacanza mettendo in moto, al contempo, un circolo virtuoso per i territori».

Infine, sottolinea il ministro, «i numeri diffusi da Federalberghi ci invitano a riflettere anche sulla differenziazione tra le mete scelte a Natale e Capodanno dagli italiani, e se nel primo caso vince la voglia di ricongiungersi con la famiglia, nel secondo vediamo come le mete a vocazione divertimento e relax siano in netto vantaggio, ma sappiamo come l’offerta turistica italiana sia talmente profonda e diversificata – penso ad esempio ai cammini religiosi sui cui il ministero sta investendo molto; o ai piccoli Comuni a vocazione turistica a cui stiamo ridando forte slancio – che davvero, fortunatamente, disponiamo di un potenziale immenso da sfruttare e mettere adeguatamente a regime. Per questo dico che i dati sono incoraggianti, ma soprattutto delineano una direzione precisa che abbiamo il dovere e l’intenzione di percorrere».

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