Ncl Holdings, obiettivo “zero emissioni”: ecco la roadmap

Ncl Holdings, obiettivo “zero emissioni”: ecco la roadmap
26 Aprile 10:26 2023 Stampa questo articolo

Norwegian Cruise Line Holdings Ltd – che gestisce i brand crocieristici Norwegian Cruise Line, Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises – lancia la sua rinnovata strategia di azione climatica con gli obiettivi sulle emissioni di gas serra a breve e medio termine. Una tabella di marcia a sostegno dell’ambizioso traguardo delle zero emissioni entro il 2050. Le azioni sottolineano il forte impegno della holding per la decarbonizzazione come parte del programma di sostenibilità mondiale Sail & Sustain.

Obiettivi intermedi della compagnia sono: riduzione dell’intensità dei gas serra del 10% entro il 2026 e del 25% entro il 2030.

«Siamo fieri di affinare e rafforzare ulteriormente la nostra strategia di azione climatica che include l’introduzione di tappe intermedie per la riduzione dell’intensità dei gas serra: queste ci guideranno nel nostro ambizioso perseguimento delle zero emissioni entro il 2050 – ha affermato Harry Sommer, president e chief executive officer-elect di Norwegian Cruise Line Holdings Ltd – Ogni aspetto della nostra attività, da terra a bordo, ha la propria parte di responsabilità nel progettare, realizzare e concretizzare i risultati della decarbonizzazione e il nostro consiglio di amministrazione ha rafforzato questa aspettativa stabilendo una responsabilità condivisa e legando gli incentivi per l’intero team di management a questo sforzo critico. Abbiamo anche fatto un ulteriore passo avanti di recente annunciando la modifica di due delle nostre navi nuove di zecca della classe Prima per sostenere l’utilizzo di metanolo verde in futuro».

Sommer ha aggiunto: «Stiamo anche attivando e mobilitando il nostro intero network di membri del team, porti e destinazioni, fornitori e partner, e ospiti per agire adesso e unirsi a noi in questo viaggio trasformativo, ampliando ulteriormente i risultati che potremmo raggiungere da soli».

La strategia di azione climatica della compagnia di crociere è incentrata su tre pilastri: efficienza, innovazione e collaborazione.

Efficienza vuol dire ottimizzare la flotta esistente e i consumi di energia a bordo, oltre a generare risparmi di carburante. Questo include investimenti in corso in sistemi e tecnologie e upgrade, per esempio, del sistema Hvac e sistemi di ripristino della dispersione di calore, così come miglioramenti operativi, come itinerari smart e pianificazione dei viaggi e ottimizzazione delle operazioni legate alla ricettività. I cambiamenti richiedono disponibilità di dati, educazione e senso di responsabilità, per cui la compagnia sta anche costruendo e investendo nei sistemi e processi interni per abilitare i membri del suo team e gli ospiti.

Lato innovazione, dal 2022, la compagnia ha completato con successo test di fusioni di biocarburanti su più navi, in cui è stata usata un’unione del 30% di biocarburante e 70% di gasolio marino. Il biodiesel, secondo la compagnia, è un carburante sostenibile di transizione che può supportare il percorso di decarbonizzazione mentre vengono testate e perfezionate soluzioni di lungo periodo. Per il lungo termine una soluzione promettente è il metanolo verde, che si prepara a essere utilizzato sulle ultime due navi di classe Prima, quelle che verranno consegnate tra il 2027 e il 2028. L’uso di questo combustibile ridurrebbe fino al 95% la Co2, continuando a utilizzare lo stoccaggio e il bunkeraggio del carburante convenzionale con meno modifiche rispetto ad altri combustibili emergenti presenti sul mercato in questo momento.

Terzo pilastro è la collaborazione nel network di stakeholder della compagnia, compresi i fornitori, le comunità, i governi e le Ong per trovare soluzioni per combattere il cambiamento climatico. La compagnia è continuativamente alla ricerca di partnership sullo sviluppo dei carburanti green. Inoltre, mentre l’espansione dell’infrastruttura a terra è in corso, la compagnia sta equipaggiando le sue navi con la tecnologia necessaria per il plug-in, con l’obiettivo di avere approssimativamente il 70% della propria flotta equipaggiata entro il 2025.

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