Obbligo di distanziamento:
dopo i treni toccherà agli aerei?

03 Agosto 11:32 2020 Stampa questo articolo

Non solo sarà ancora obbligatorio il distanziamento sui treni ad Alta Velocità – lo ha stabilito un’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza che, a poche ore dal via libera dato dal Mit all’utilizzo di tutti i posti a sedere, ha imposto il dietrofront – ma a questo punto la misura potrebbe interessare anche il trasporto aereo.

“Servono misure anti contagio uniformi su tutti i mezzi di trasporto, fino ad ora c’è stata troppa confusione”, ha sottolineato la nota del del Comitato Tecnico Scientifico che, infatti, ora chiede al governo di stilare regole nazionali per il contigentamento dei posti su treni, bus e aerei. Secondo il quotidiano Il Messaggero, infatti, la proposta dovrebbe essere discussa a Palazzo Chigi già giovedì prossimo. L’idea di base sarebbe quella di ”realizzare una revisione complessiva delle disposizioni relative alla sicurezza”.

Anche perché, secondo Il Giornale, sono le stesse compagnie ferroviarie che accusano la disparità di trattamento ricevuta in confronto alle linee aeree. “Oggi a bordo dei velivoli non c’è distanziamento e nessun posto vuoto – sottolineano i vertici delle aziende ferroviarie  sentite dal quotidiano milanese – È vero che loro hanno dei filtri che sanificano l’aria, ma anche noi abbiamo un sistema di areazione adeguato e approvato dal Mit, con il vantaggio di poter utilizzare aria esterna e non solo il ricircolo”.

Per questo motivo, quindi, giovedì mattina sul tavolo di Palazzo Chigi finiranno anche le deroghe concesse alle compagnie aeree con il rischio di assistere alla scelta di nuove restrizioni a bordo dei voli nazionali o di quelli in arrivo nel nostro Paese.

IL PUNTO SUI TRENI. “È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato una nuova ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine“, ha ribadito il ministro della Salute.

Alla luce di ciò, i treni ad Alta Velocità continueranno a viaggiare con le stesse regole finora applicate senza alcuna deroga. Rimangono però le polemiche dopo che sia Trenitalia che Italo avevano annunciato di viaggiare con il cento per cento dei posti occupati.

Da parte sua, con una nota ufficiale Ferrovie ha precisato: “Resta sulle Frecce e gli Intercity il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera”. Mentre, a quanto si apprende da repubblica.it, il servizio clienti Trenitalia ha messo in campo una serie di “telefonate ai passeggeri, uno per uno, per far scegliere loro se ottenere un rimborso in caso di cancellazione del treno o annullamento della corsa, oppure per proporre alternative di viaggio”.

Italo, con un’altra nota, fa sapere che è stata ” costretta, suo malgrado, a cancellare 8 treni della mattina e numerosi biglietti per i treni del pomeriggio, arrivando a coinvolgere circa 8000 passeggeri che non hanno potuto fruire del biglietto già acquistato”. Italo “si è già attivata per rimborsare i passeggeri nel più breve tempo possibile e sta lavorando per ridurre al minimo eventuali disagi per i prossimi giorni confidando nella comprensione dei suoi clienti”.

 

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