Onu, il turismo è donna:
chi è e cosa vuole Al Nowais

Onu, il turismo è donna: <br>chi è e cosa vuole Al Nowais
28 Agosto 11:31 2025

L’emiratina Shaikha Nasser Al Nowais, con oltre 16 anni di esperienza in progetti di ospitalità e turismo, assumerà per quattro anni la carica di segretario generale dell’organizzazione mondiale del turismo (Unwto, anche conosciuta come Un Tourism) il prossimo gennaio, dopo la ratifica della sua nomina da parte dell’assemblea generale. Sarà la prima donna a ricoprire questo incarico nei 50 anni di storia di questa istituzione, fondata nel 1975 e con sede a Madrid.

«È uno straordinario onore essere stata eletta segretario generale dello Un Tourism. Assumo questo incarico non solo come una responsabilità personale, ma anche come riflesso dell’impegno degli Emirati Arabi Uniti per la cooperazione globale, l’innovazione e la leadership nel turismo sostenibile», ha affermato, in una videointervista rilasciata a Hosteltur.

UNA DONNA A CAPO DELL’UN TOURISM

La sua elezione a Segovia, lo scorso maggio, alla guida dell’organizzazione mondiale del turismo a partire dal 2026 è stata una pietra miliare storica. «Essere la prima donna a ricoprire questa carica è un’enorme responsabilità. Questo risultato invia un messaggio forte alle donne e alle ragazze di tutto il mondo: la leadership ai massimi livelli è alla loro portata e la loro voce è vitale per il futuro del settore», ha affermato. Questa nomina non è un gesto simbolico, ha sottolineato, ma “il risultato di anni di leadership, impegno internazionale e risultati tangibili».

“Sono anche orgogliosa di rappresentare gli Emirati Arabi Uniti, una nazione la cui leadership ha costantemente sostenuto la parità di genere e l’emancipazione femminile. Le donne emiratine hanno ricevuto il potere di guidare il governo, la scienza, gli affari e la diplomazia. Mi baso su questa visione e su questo esempio», ha affermato.

CHI È LA NUOVA SEGRETARIA GENERALE

Shaikha Nasser Al Nowais ha conseguito una laurea in Finanza presso la prestigiosa Zayed University di Dubai. In qualità di vicepresidente corporate di Rotana Hotels, ha supervisionato i rapporti con i proprietari in Medio Oriente, Africa, Europa orientale e Turchia. Presiede inoltre il Tourism Working Group della camera di commercio di Abu Dhabi e fa parte dei consigli di amministrazione dell’Abu Dhabi Women Business Council e della Les Roches Hospitality Academy.

«La mia esperienza pratica mi ha fornito una profonda comprensione delle sfide del settore, nonché degli strumenti per affrontarle con empatia ed efficacia», ha osservato. A suo avviso, il turismo è «un fattore abilitante per un cambiamento positivo, che stimola la crescita economica, crea posti di lavoro, rafforza le comunità e funge da ponte culturale tra le nazioni».

ESPERIENZE DALLA PANDEMIA

Al Nowais ha ricordato con particolare orgoglio un’iniziativa intrapresa durante la pandemia: la ridistribuzione di oltre 200 dipendenti della sua azienda in ruoli alternativi come ospedali da campo, centri logistici e call center. «Questo sforzo ha dimostrato l’impegno per il benessere dei nostri team e la capacità di adattamento dei professionisti del turismo nei momenti più difficili», ha osservato.

Un’altra pietra miliare è stata la creazione di un resort che ha dato priorità alle assunzioni locali. «Dal cibo all’arte, abbiamo fatto in modo che la comunità beneficiasse direttamente del progetto. Il turismo non dovrebbe limitarsi ad attrarre visitatori, ma fungere da catalizzatore per una crescita economica inclusiva».

TURISMO SOSTENIBILE E DIGITALE

Alla domanda sulle principali sfide globali, la segretaria generale entrante è stata chiara: «La crescita del turismo può e deve essere parte della soluzione alla crisi climatica». Per raggiungere questo obiettivo, ritiene essenziale attuare misure come l’efficienza energetica, il risparmio idrico, gli investimenti verdi e i sistemi di monitoraggio delle emissioni.

Ma non si tratta solo di ambiente: «La creazione di posti di lavoro, la formazione e l’emancipazione delle comunità locali sono altrettanto fondamentali affinché il turismo possa costruire una resilienza a lungo termine». Per quanto riguarda la digitalizzazione, ha sottolineato che l’innovazione deve essere compatibile con i diritti: «La sicurezza dei viaggiatori è fondamentale, ma non può mai andare a discapito della privacy o dei principi etici».

CONVIVENZA TRA TURISTI E RESIDENTI

Un’altra sfida nell’agenda di Shaikha Al Nowais è legata ai crescenti problemi di sovraffollamento nelle destinazioni e alle proteste dei residenti. «Le tensioni tra l’aumento dei visitatori e le preoccupazioni delle comunità locali devono essere affrontate con una gestione intelligente dei flussi, la diversificazione delle destinazioni e, soprattutto, con una vera inclusione», ha affermato. A suo avviso, l’obiettivo è un modello in cui il turismo «sostiene la prosperità condivisa, preserva l’identità culturale e rispetta l’integrità dei luoghi e delle persone».

INCLUSIONE E DIVERSITÀ

Al Nowais ha riassunto la sua visione del turismo in due concetti: modernità e inclusione. «Un modello turistico moderno e inclusivo deve basarsi sulla diversità, l’innovazione e la creazione di valore condiviso. Nel corso della mia carriera, ho avuto il privilegio di lavorare al fianco di professionisti di oltre 80 nazionalità: una ricca diversità di prospettive che ha costantemente guidato l’innovazione, migliorato l’esperienza degli ospiti e migliorato l’eccellenza operativa», ha spiegato.

Quindi, «la vera inclusività implica la creazione di pari opportunità per tutti i professionisti del turismo, indipendentemente da genere, nazionalità o origine. Implica anche la progettazione di esperienze di viaggio accessibili, culturalmente rispettose e arricchenti per persone di ogni estrazione sociale», ha concluso.

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