Ora l’Italia punta al business con il turismo delle radici

20 Febbraio 07:00 2023 Stampa questo articolo

«Gli italiani residenti all’estero e gli italo discendenti sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per lo sviluppo dell’incoming». Il ceo di Enit, Ivana Jelinic, ha presentato così, nei giorni scorsi, il Progetto Pnrr Turismo delle radici alla Farnesina.

Il 30% di questo segmento turistico equivale a circa 3 milioni di visitatori e copre sia un target giovane, che va dai 25 ai 34 anni (25,7%), sia quello che va dai 55 ai 64 anni (24%). L’identikit corrisponde a un viaggiatore che sviluppa un forte legame emotivo con i luoghi e con i ricordi legati alle vicende familiari, elementi che sviluppano un racconto del territorio che amplifica l’eco Italia nel mondo.

Questi visitatori programmano visite nel nostro Paese a lunga permanenza, con una media di 7 giorni a viaggio: solo nel 2021 hanno mosso oltre 4,2 miliardi di euro.

«Il passato come traccia per il futuro – ha sottolineato Jelinic – Nel mondo ci sono tante parti dei nostri ricordi, delle nostre memorie, delle nostre famiglie che vanno recuperate. Un patrimonio di identità e valore che si traduce anche in un’occasione di sviluppo del sistema turistico italiano. Enit sta mettendo a punto con le regioni e con tutto il sistema Italia un’offerta turistica integrata e omogenea dedicata a questo segmento che va analizzato e sviluppato con una prospettiva lungimirante».

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