Papua Nuova Guinea, il rilancio nei 50 anni di Air Nuigini

Papua Nuova Guinea, il rilancio nei 50 anni di Air Nuigini
13 Novembre 11:00 2023 Stampa questo articolo

Papua Nuova Guinea. Negli anni ’90 era una destinazione certamente più conosciuta e più raggiunta dal turismo anche se lontana da tutto, lì nell’Oceania vicino all’Australia. Oggi se ne sente parlare poco e certamente non è tra le scelte preferite dagli honeymooner che sempre più spesso si spingono da quelle parti, fino all’Australia, o alla Nuova Zelanda, ma poi preferiscono, quando abbinano al viaggio l’estensione mare, fermarsi nelle più note isole Cook o alle Fiji.

Riportare in auge questa isola, che è la seconda al mondo per estensione, e proporla ai nuovi turisti-viaggiatori come meta per un turismo settoriale, come potrebbe essere quello antropologico (nell’isola vivono ancora tantissime tribù), o naturalistico (l’isola ha diversi uccelli endemici) è l’obiettivo di Trans Niugini Tours, un dmc locale che fin dalla fine degli anni ‘70 opera in quella parte del mondo affidandosi ai voli dell’unica compagnia di bandiera dell’isola, Air Nuigini che la collega  da Port Moresby (la capitale) l’Australia, Singapore, Hong Kong, Manila e Honiara alle Solomon Islands, Port Vila a Vanuatu e Nandi a Fiji.

La compagnia proprio quest’anno festeggia i suoi 50 anni e Spazio, che ne è il gsa per l’italia, ha voluto celebrare insieme a Trans Niugini Tours lo speciale compleanno con una serata dedicata all’isola durante la quale Francesco Sgambelluri – ceo di Spazio – ha sottolineato l’importanza del traguardo del mezzo secolo raggiunto dalla compagnia e parlato delle scelte future, tra cui il ringiovanimento della flotta con l’acquisto di 11 Airbus 220 diluito nei prossimi anni. Flotta che oggi è costituita da 21 aerei con posti economy e business.

Trans Niugini Tours con Nick Costantini, general manager della società per il sud Europa, ha presentato la destinazione e le possibili combinazioni di soggiorno proposte che ruotano tutte intorno a “safari” alla scoperta delle tante tribù della Papua Nuova Guinea, ancora molto chiuse nel loro mondo ancestrale e per questo davvero uniche, facendo base nei diversi lodge gestiti dall’operatore, tutti confortevoli e accoglienti, oppure scegliendo una crociera a bordo di uno speciale lodge galleggiante che porta il turista alla scoperta dei villaggi lungo i tanti fiumi di cui è ricca l’isola.

La destinazione certamente non è per tutti, ancora sono pochi (una decina) i tour operator che investono nella meta e pochi sono gli italiani che la scelgono, molti di più i tedeschi, gli olandesi e gli spagnoli che si spingono fin laggiù. Certamente per i nostri connazionali una barriera è costituita, oltre che dalla lontananza, dalla lingua: tutti i tour sono in inglese. Per questo, uno dei prossimi obiettivi del dmc è proprio quello di organizzare partenze speciali per gli italiani in collaborazione con i t.o. che operano già sulla destinazione.

L'Autore

Carla Villani
Carla Villani

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