Parchi, un italiano alla guida dell’associazione mondiale: è Massimiliano Freddi
Il “Made in Italy” si consolida anche nel settore dei parchi divertimento e, più in generale, nell’industria dell’intrattenimento per famiglie. Per la prima volta dal 1918, Iaapa (International Association of Amusement Parks and Attractions) – la principale associazione di categoria che rappresenta il comparto delle attrazioni permanenti su scala mondiale – ha affidato la presidenza del proprio comitato direttivo all’Italia. Insignito dell’incarico è Massimiliano Freddi, professionista di spicco nel settore dei parchi divertimento e della formazione accademica, con un passato in Disneyland Paris e Leolandia.
«Sono onorato di questa nomina – ha dichiarato Freddi – che per la prima volta riconosce il valore e, ancor di più, il potenziale dell’Italia come protagonista globale di una filiera in continua espansione. Con la sua proposta di esperienze immersive, da vivere in prima persona, il comparto delle attrazioni risponde alla crescente esigenza di riconnettersi con ciò che è reale, autentico, umano, in un’ottica di digital detox».
NUMERI E OBIETTIVI
Con sedi operative a Orlando, Bruxelles, Dubai, Singapore, Shanghai, Città del Messico e Hong Kong, Iaapa è presente in più di 100 Paesi e rappresenta una rete di oltre 7.500 imprese, un universo eterogeneo che comprende, solo per citarne alcuni: musei, funivie panoramiche, centri di edutainment per famiglie, attrazioni naturalistiche, artistiche e culturali, parchi divertimento (tematici, acquatici, faunistici e avventura) e i principali fornitori e costruttori del settore.
A livello europeo, i dati del report Iaapa 2023 descrivono ricavi complessivi per 48,5 miliardi di euro, con 1,8 miliardi di visitatori e 455.000 occupati diretti; aggiungendo l’indotto, i ricavi salgono a 126,6 miliardi di euro e gli occupati a 870.000. In questo contesto, l’Italia si colloca al quarto posto, preceduta da Francia, Germania e Regno Unito, con un fatturato di 5,7 miliardi di euro – 14,4 con l’indotto – e 46.300 occupati diretti – 90.900 con l’indotto.
«L’Italia ha un potenziale enorme – ha aggiunto Freddi – potrebbe essere ai vertici delle classifiche Iaapa. È ora di superare certe resistenze culturali: tecnicamente, anche il Colosseo e gli Uffizi sono attrazioni. Offrono esperienze memorabili, coinvolgono il pubblico, suscitano emozioni, muovono flussi turistici. La differenza tra un parco a tema, una funivia panoramica o un museo iconico è nel linguaggio, non nella sostanza. Se vogliamo davvero parlare di experience economy, dobbiamo includere tutte le forme di attrazione che creano valore culturale, emotivo ed economico. L’Italia in questo senso ha un grande know-how che potrebbe condividere con il mondo e, viceversa, potrebbe trarre grande giovamento dallo studio e dalla condivisione di best practices internazionali”.
FOCUS SUI PARCHI DIVERTIMENTO
Tra gli asset strategici dell’industria delle attrazioni, i parchi divertimento si configurano come segmenti ad alto potenziale, capaci di generare valore in maniera crescente. In Italia, rappresentano oggi il 7% del fatturato complessivo del comparto, ma la traiettoria di sviluppo e il dinamismo degli operatori li rendono un osservato speciale per analisti e investitori. Il modello di riferimento resta quello codificato dai grandi player internazionali, con l’universo Disney quale paradigma evoluto in termini di integrazione del brand, design esperienziale e redditività su scala globale.
«Il business nel settore dei parchi divertimento in Italia è in forte accelerazione. Cresce la domanda interna e internazionale, aumentano gli investimenti da parte degli operatori, si moltiplicano le collaborazioni tra imprese e creativi, migliora l’attenzione delle istituzioni», ha concluso Freddi.
Secondo le stime Iaapa, a livello mondiale i parchi divertimento nel 2024 hanno generato un fatturato di circa 71,4 miliardi di dollari, con 1,1 miliardi di visitatori e 2,3 milioni di addetti. Nonostante l’attuale incertezza macroeconomica, le prospettive di sviluppo rimangono robuste: l’evoluzione del turismo esperienziale e la domanda di intrattenimento personalizzato proiettano il comparto verso una crescita che dovrebbe portare a 119 miliardi di dollari entro il prossimo decennio.



