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Piccoli aeroporti crescono, i fantastici 4 dell’estate

Che siano singoli scali oppure sistemi aeroportuali, il risultato non cambia: il sud Italia può contare su infrastrutture che viaggiano a ritmo sostenuto tra piste che si allargano, più tecnologie e nuove rotte. Sono i fantastici quattro che foraggiano l’arrivo di turisti, soprattutto in estate.

Ma partiamo dallo scorso anno, quando tra giugno e settembre il traffico aereo internazionale dello scalo di Napoli Capodichino raggiunse circa 2,7 milioni di passeggeri, (+24%), il sistema aeroportuale Catania-Comiso arrivò a 1,6 milioni (+19%), Bari e Brindisi superarono il milione di arrivi (+17%) e l’aeroporto di Cagliari registrò il suo exploit (+42%) con più di 530mila passeggeri.

Il successo dell’estate italiana si spiega anche attraverso le trafficate piste degli scali meridionali – sistemi aeroportuali che coltivano sempre più l’ambizione di diventare hub strategici – che durante gli ultimi anni hanno consolidato le rotte, spinto sulla destagionalizzaione, e accelerato lo sviluppo delle infrastrutture. Non a caso, lo scorso anno gli investimenti degli aeroporti italiani hanno superato i 780 milioni di euro e all’ombra dei big (Roma e Milano) le sorprese arrivano dagli scali considerati minori.

LA CRESCITA DI BARI E BRINDISI. In Puglia, per esempio, a marzo è stato inaugurato sia l’ampliamento (landside e airside) dell’aeroporto del Salento-Brindisi, sia il potenziamento della pista del Karol Wojtyla di Bari con l’obiettivo di aumentare la capacità e efficienza delle due strutture, entrambe gestite da Aeroporti di Puglia. Così il capoluogo pugliese ha potuto avviare i voli per Mosca di S7 Airlines, le operazioni di Air France su Parigi CdG, quelle di Wizzair su Londra Luton, Breslavia e Vienna, i voli Volotea su Kos, Rodi e Dubrovnik, quelli easyJet su Venezia e Ryanair su Dublino. Brindisi, invece, ospita da quest’estate le nuove rotte easyJet su Berlino e Venezia, i collegamenti Ryanair su Verona e Mimmingen in Germania, e il nuovo volo annuale su Zurigo operato da Swiss.

L’ORO DI NAPOLI. Ma è Capodichino il grande protagonista che cresce a ritmo serrato confermando il suo status di “Fast&Furious” anche nel 2018. Se già Aci Europe, infatti, aveva segnalato come l’aeroporto napoletano fosse tra i migliori per aumento di passeggeri tra il 2012 e il 2017 (+47,8%),  l’Enac ha confermato gli oltre 8 milioni e 500mila passeggeri raggiunti lo scorso anno. Un boom che è frutto non solo della rinascita turistica di Napoli, ma anche dello sviluppo infrastrutturale dell’impianto gestito da Gesac: dall’ampliamento del parcheggio alle innovazioni tecnologiche e di prodotto (dal chatbot a Benbo, il primo capsule hotel in Italia) che hanno spinto lo scalo a un ulteriore +25,8% tra gennaio e aprile 2018 (850mila passeggeri), secondo Assaeroporti.

La sola Ryanair, infatti, ha celebrato pochi giorni fa i 2 milioni di passeggeri sull’aeroporto di Napoli in un solo anno di attività. La programmazione della low cost per l’estate, inoltre, include altre 9 nuove destinazioni europee: Dublino, Bruxelles-Charleroi,  Budapest Malta, Porto, Cracovia, Salonicco, Breslavia e Bologna. Da giugno, invece, easyJet ha attivato i servizi su Belfast, cui seguono quelli su Alghero e Granada. La compagnia aerea Volotea, infine, ha inaugurato nuovi collegamenti da Alghero e Torino in Italia, da Cefalonia e Rodi in Grecia. Dal 1° luglio, infine, Aeroflot lancia il Napoli-Mosca.

UN FUTURO PER SALERNO. Tornando alla tecnologia, pochi mesi fa Gesac ha lanciato il nuovo chatbot per Facebook: un assistente turistico virtuale messo a disposizone dei viaggiatori per accedere a informazioni sui voli, i controlli, le norme di sicurezza, e sui servizi disponibili fuori e dentro l’aeroporto oltre che sulla città di Napoli. Sempre secondo il modello dei sistemi aeroportuali, inoltre, in futuro potrebbe esserci la rinascita dell’aeroporto di Salerno come scalo satellite di Capodichino. La Regione Campania, infatti, avrebbe stanziato 50 milioni di euro per allungare la pista dello scalo Costa d’Amalfi e trasferire rotte e collegamenti (con ambizioni da scalo per private jet) da Napoli nell’arco di sette anni per un totale di circa 4 milioni di nuovi viaggiatori.

NUOVO TERMINAL C AL FONTANAROSSA. Catania è sempre più la regina di Sicilia se parliamo di aeromobili e rotte. Lo scorso anno, il contratto di programma Sac-Enac ha pianificato 95 milioni di euro per gli investimenti sull’aeroporto Fontanarossa per il quadriennio 2017-20. I primi risultati saranno visibili già entro i primi di luglio, quando sarà inaugurato il nuovo terminal C che si prepara a superare i 9 milioni di passeggeri (record stabilito nel 2017).

Il nuovo terminal, infatti, potrà far transitare 40mila passeggeri al mese e sarà utilizzato per le partenze dei voli Schengen da compagnie aeree low cost. Per l’estate 2018, infatti, Catania snocciola numeri da grande hub del Mediterraneo: 31 Paesi stranieri collegati in Europa, Africa e Asia; 97 voli diretti; 77 aeroporti internazionali e 7 nuove rotte dirette (Dubai, Norimberga, Tolosa, Nantes, Nizza, Bordeaux e Londra Southend). Aumentano, inoltre, le frequenze su Francoforte, Malta, Parigi, Monaco e Düsseldorf e anche sulla Catania-Roma, la rotta più trafficata d’Italia, che in estate arriverà a quaranta voli giornalieri (andata e ritorno).

COMISO TENTA IL RILANCIO. Nello stesso sistema aeroportuale, il vicino aeroporto di Comiso, invece, si prepara a un benefico potenziamento grazie allo stanziamento di 8,7 i milioni di euro (da parte di Regione Sicilia, consorzio dei Comuni e Camere di Commercio) per il bando di gara finalizzato all’incremento dei flussi turistici nel territorio ibleo (in soldoni, nuove operazioni di comarketing e maggiori servizi aeroportuali). Lo scalo di Comiso, al momento, prevede voli stagionali per Milano Malpensa, Pisa, Fiumicino, Bruxelles, Londra Stanstead, Francoforte, Dusseldorf, Birmingham e per Malta.

I RECORD DI CAGLIARI. Anche Cagliari, che lo scorso anno ha superato i 4 milioni di passeggeri totali – record assoluto per lo scalo sardo – presenta nuove destinazioni internazionali di linea a partire da Parigi Charles De Gaulle operata giornalmente da Air France e Mosca Domodedovo operata da S7. A queste si aggiungono il volo per Manchester di Ryanair, per Berlino Tegel e Venezia di easyJet, i collegamenti Volotea per Bordeaux e Lione e quelli Air Malta per La Valletta e Londra Southend.

Lo scorso marzo, inoltre, il Cipe (Comitato per la programmazione economica) ha stanziato 16 milioni di euro circa per l’ampliamento dell’aeroporto Elmas del capoluogo sardo. L’obiettivo della Sogaer, la società che gestisce lo scalo di Cagliari, è di raddoppiare il flusso di passeggeri nei prossimi anni. Già nei primi quattro mesi del 2018, infatti, le performance dello scalo sardo parlano chiaro e lasciano ben sperare: oltre 1 milione di passeggeri, pari al +7,4% rispetto allo scorso anno.

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