Ponte sullo Stretto, fase uno: al via gli espropri dei terreni

Ponte sullo Stretto, fase uno: al via gli espropri dei terreni
02 Aprile 16:30 2024 Stampa questo articolo

E così, tra una polemica e l’altra, siamo all’avvio della procedura per l’esproprio dei terreni. È la vigilia di uno snodo importate per il progetto del Ponte sullo Stretto, cavallo di battaglia del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e al centro di uno scontro politico e ideologico.

In ogni caso, la società Stretto di Messina ha comunicato che il 3 aprile viene pubblicato, sui quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria, l’avviso di avvio del procedimento “volto all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità, che sarà sancita con l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto da parte del Cipess”.

Spetterà infatti al comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile dare l’ok al progetto definitivo.

“In linea con l’iter autorizzativo previsto dal quadro normativo – spiega la società – la pubblicazione dell’avviso è un atto conseguente all’approvazione da parte del cda della Stretto di Messina dell’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera, alla consegna degli elaborati progettuali ai ministeri e alle autorità competenti e all’avvio della Conferenza di servizi”.

L’avviso, corredato del piano particellare e dell’elenco ditte proprietarie, sarà pubblicato anche sui siti internet istituzionali della Regione Calabria, della Regione Siciliana, della Stretto di Messina stessa e affisso agli Albi Pretori dei Comuni interessati dalla realizzazione dell’intervento.

“Questa fase intermedia, legata alla pubblicazione dell’avviso – si legge nella nota – consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione relativa al piano espropri e formulare eventuali osservazioni. In tale contesto la società Stretto di Messina aprirà sportelli informativi sia a Messina che a Villa San Giovanni, in spazi dedicati messi a disposizione dai rispettivi Comuni, per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione”.

Insomma, da ora sembra si faccia sul serio. Ma da qui al Ponte (vero) c’è di mezzo un mare. Anzi uno Stretto.

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