Primavera post Omicron:
cosa cerca il turista europeo

16 Febbraio 10:35 2022 Stampa questo articolo

Segnali di ottimismo per il mondo dei viaggi del vecchio continente: i turisti europei sono resilienti e – nonostante Omicron e le frammentarie restrizioni di viaggio che hanno influito negativamente nei mesi scorsi – il sentiment dei viaggiatori per il 2022 è all’insegna della fiducia con buone prospettive per la primavera e la stagione estiva. Tanto che quest’anno l’Europa registrerà solo il 20% dei viaggi in meno rispetto al periodo pre-Covid: un rimbalzo importante che sarà traianto dal mercato domesticol continentale, mentre il lungo raggio crescerà ma più lentamente.

È questo il dato più confortante della ricerca condotta nelle scorse settimane dall’European Travel Commission – dal titolo “Monitoring Sentiment for Domestic and Intra-European Travel-Wave” –  che fornisce informazioni tempestive sulle intenzioni e preferenze di viaggio a breve termine degli europei durante la pandemia.

LE SCELTE DI VIAGGIO DEL 2022
Di conseguenza, ad oggi gli europei evitano di fare piani e prenotazioni troppo concrete, ma per la summer sceglieranno viaggi più lunghi con maggior capacità di spesa.  Ad esempio, l’esitazione su quando viaggiare è aumentata dall’11% del settembre 2021 al 21% di dicembre scorso. Ma il 36% dei viaggiatori europei cosiddetti early bird (pronti a partire e prenotare anticipatamente) prevede di intraprendere le vacanze a maggio o giugno 2022 e il 17% di loro ha già prenotato.

Altro dato di rilievo riguarda i  viaggi intraeuropei che rimangono la scelta preferita per il 50% dei viaggiatori del vecchio continente. La preferenza per i viaggi di oltre 10 notti aumenta del 38% rispetto alo scorso anno, mentre la quota di viaggiatori che prevede di spendere più di 2mila euro cresce del 31%, in particolare tra quelli con piani di viaggio a maggio e giugno 2022.

Il leisure rimane la prima scelta per il 63% degli europei, ma anche i viaggi di lavoro stanno mostrando segni di miglioramento per la prima volta dall’autunno 2020. Nei prossimi mesi, infine, il 15% degli intervistati prevede di viaggiare per affari o di partecipare a eventi e conferenze. Quasi scontato, poi, il rilevamento che vede in aumento il numero di viaggiatori che si approcciano a prenotazioni last minute cercando sempre maggiore  flessibilità.

A breve e medio termine, infine, gli europei hanno espresso il desiderio di vedere un giusto equilibrio tra le misure di protezione contro il Covid-19 e la libertà di viaggiare e di movimento anche a destinazione. Le misure di quarantena rimangono una delle principali preoccupazioni per viaggiare in Europa ed ovviamente incidono sul sentiment e sulle intenzioni di programmare e pianificare.

Ma c’è di più: per realizzare i loro piani di viaggio di fine inverno e quelli primaverili, gli europei contano sulla vaccinazione (14%), su politiche di cancellazione flessibili (11%), sull’efficacia delle destinazioni nella gestione del Covid-19 (10%) e sulle restrizioni completamente revocate (9%) come hiave per viaggiare.

“A conti fatti anche se i turisti del vecchio continente sono desiderosi di viaggiare, stanno ritardando il processo di prenotazione nella speranza di godere di maggiore libertà e mobilità nei prossimi mesi – sottolinea il report dell’Etc – Pertanto, la pianificazione del viaggio viene prolungata e la finestra di prenotazione si allarga: 4 su 10 hanno scelto la destinazione ma non hanno ancora prenotato, mentre solo il 19% ha prenotato parzialmente il trasporto o l’alloggio per il prossimo viaggio, da qui all’estate”.

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Andrea Lovelock
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