Programmi fedeltà, Wanup: «Meno privacy e più vantaggi»

23 Novembre 12:00 2017 Stampa questo articolo

I viaggiatori d’affari italiani sarebbero disposti a dire addio alla loro privacy in cambio di un’esperienza personalizzata. È quanto afferma il rapporto Wanup: Fedeltà nel settore dei viaggi, indagine che analizza l’impatto dei programmi di fedeltà alberghiera, le preferenze e i desideri dei viaggiatori italiani. Wanup è un nuovo club di fedeltà alberghiera che riunisce hotel indipendenti e rinomate catene alberghiere in un unico programma di benefici. Lanciato nel 2016 in Spagna, permette di trovare l’hotel ideale in una gamma di destinazioni, prenotare, e ottenere vantaggi come Wanup Winnings che consente ai membri di accumulare immediatamente cash back sulle loro prenotazioni, oltre a godere di benefici e privilegi personalizzati presso gli hotel partner.

Stando al rapporto il 79% dei viaggiatori italiani sarebbe disposto a condividere le proprie abitudini come consumatore per ottenere servizi personalizzati attraverso notifiche sul proprio cellulare. Il fattore cui viene data più importanza al momento della scelta di un hotel per un viaggio di lavoro è la vicinanza al luogo della riunione, con un punteggio di 7,6 su 10. In linea con l’emergente trend dei viaggi bleisure, il secondo fattore più importante è la prossimità della struttura al centro della città (7,3 su 10).

Nel momento in cui si prenota, il 60,9% degli intervistati dà grande importanza al punteggio dell’hotel, alle valutazioni degli ospiti e alle foto. Il 23,2% dichiara di prestare attenzione solo alle recensioni degli altri ospiti, mentre una percentuale molto piccola guarda solo le fotografie (6,8%) o solo il punteggio  (6,5%). Il 54,6% dei viaggiatori d’affari italiani dichiara di essere membro di un programma di fedeltà alberghiera, contro il 45,4% che dichiara di non farne parte. Tra i membri, il 36,3% afferma di essere registrato a 1 solo programma, il 41,5% dichiara di appartenere a 2, il 13,7% è iscritto a 3 e l’8,4% di essere addirittura membro di oltre 3 programmi. Inoltre, il 60,8% si dichiara molto soddisfatto del proprio programma di fedeltà principale e l’81% sente che l’hotel gli fornisce un servizio personalizzato in quanto membro del suo programma di fedeltà alberghiera. Nonostante questo, il 25,9% dichiara di aver avuto difficoltà a utilizzare i punti o i benefici.

Gli italiani si identificano maggiormente col profilo del viaggiatore che lavora duro e si diverte, cercando di fare più esperienze possibili (38,6%). Segue il dipendente dalla tecnologia (18,6%), che usa il cellulare e le app per la trasferta; il viaggiatore bleisure (17,4%) che cerca di restare per il fine settimana per esplorare il posto; il viaggiatore alla ricerca di uno status (17,1%), che apprezza un trattamento speciale insieme a vantaggi e benefici; e l’esperto in programmi a punti (8,3%) che approfitta al massimo dei punti ed è consapevole del potenziale di questo sistema.

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