Roma, Meloni stoppa Federalberghi:
«No alla moratoria sugli affitti brevi»

14 Luglio 07:00 2017 Stampa questo articolo

Affitti brevi, tassa di soggiorno e legalità. Adriano Meloni, assessore al Turismo, Sviluppo e Lavoro del Comune di Roma, non si sottrae a critiche e sollecitazioni. A partire dalla proposta di una moratoria sulle case vacanza che Federalberghi Roma intende avanzare, per motivi di sicurezza, nel corso dell’incontro fissato il prossimo 20 luglio.

La replica dell’assessore, interpellato da L’Agenzia di Viaggi Magazine, non si fa attendere: «Con la legge nazionale sulle regole degli affitti brevi e l’impegno di Airbnb (incontrato nei giorni scorsi, ndr) ad adeguarsi a queste norme, non vedo proprio la necessità di una moratoria sulle licenze ricettive».

L’assessore Meloni, quindi, boccia la proposta, sottolineando come «in questo momento ognuno deve fare la propria parte: noi stiamo rimettendo ordine in un comparto abbandonato a se stesso e chiediamo a tutti gli attori di fare altrettanto rispettando le regole che ci sono. Abbiamo una legge nazionale che in materia di affitti brevi stabilisce precisi parametri. Ebbene, a questi ci si deve attenere tutti. Siamo consapevoli che ci sono serie priorità sulla sicurezza e proprio per questo saremo molto vigili affinché tutti rispettino le regole».

Riguardo alla tassa di soggiorno, con la decisione di assegnare solo il 3% degli incassi 2016 (circa 2,8 milioni di euro) al comparto turismo anziché il 10% stabilito da precedente delibera, l’assessore Meloni rispedisce al mittente – in questo caso gli operatori turistici – «l’ingiusta accusa di incoerenza e mancato rispetto di impegni».

«Sarebbe il caso ricordare a tutti – dice – che finora la quota di tassa di soggiorno ad appannaggio del settore turistico era pari allo 0%. Noi abbiamo finalmente sbloccato un po’ di risorse e credo sia già un buon risultato. Posso assicurare agli operatori che sarà un crescendo di quota-parte assegnata al comparto, ma bisogna avere pazienza».

L’assessore conclude sottolineando gli sforzi dell’amministrazione Raggi per rimettere a posto i conti di Roma Capitale: «Dobbiamo tamponare tante di quelle emergenze che i quasi 100 milioni di euro incassati dalla tassa di soggiorno lo scorso anno, rappresentano un contributo importante per le casse del Comune e dobbiamo spenderli con razionalità e secondo le priorità della Capitale. Il turismo rientra tra queste ma non è il solo. Faticosamente stiamo cercando di porre rimedio a tanti anni di trascuratezza e indifferenza rispetto alle istanze di cittadini e turisti».

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Andrea Lovelock
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