Royal Caribbean, Rotondo: «Bentornati italiani»

Royal Caribbean, Rotondo: «Bentornati italiani»
25 Ottobre 07:00 2022 Stampa questo articolo

Il mercato Italia ha risposto bene durante la scorsa estate all’offerta delle compagnie di crociera, nonostante le nuove dinamiche e il booking sotto data. Vale anche per Royal Caribbean International, presente alla fiera di Rimini con le novità di prodotto per la prossima stagione. «È stato un anno molto positivo per il mercato italiano, perché c’era voglia di tornare a fare crociera – dice Gianni Rotondo, general manager Emea di Royal Caribbean International – La clientela americana, che normalmente sulle nostre navi è prevalente, aveva prenotato meno; c’è stata quindi grande capacità di cabine per il mercato Italia, che storicamente si attiva più tardi per l’estate, e che ha prenotato last minute. In passato spesso le navi erano già piene e non si potevano vendere. Ma, almeno per il momento, il sotto data sembra essere diventato la nuova dinamica di prenotazione».

Royal Caribbean ha dunque registrato «un numero di passeggeri italiani a bordo quest’anno superiore al totale del 2019, quindi all’ultimo anno prima della pandemia, stime che comprendono già l’ultimo trimestre di quest’anno che possiamo ancora vendere».

Aspetto interessante del last minute, è che è stato legato alla domanda più che all’offerta. «Il che significa che i prezzi tengono – spiega Rotondo – Non c’è stato un vero last minute di prezzo. Le tariffe non sono calate, sono state in linea con il 2019. Dall’altra parte, non ci sono stati aumenti, nonostante un po’ di pressione inflattiva».

L’estate ha anche goduto di «protocolli sanitari più rilassati, che per l’autunno sono di fatto quasi spariti». L’anno di soddisfazione di Royal Caribbean sul mercato Italia si continua a vedere anche per la stagione invernale. «Stiamo vendendo bene l’ultimo trimestre di quest’anno per i Caraibi, grazie anche ai pacchetti volo+crociera che si possono prenotare in agenzia – aggiunge il general manager – C’è anche l’Asia con Singapore, e l’Australia. Non è ancora decollata la stagione 2023: la domanda continua a essere buona ma, come dicevo, ritardata rispetto all’advanced booking».

Per l’estate 2023, Royal Caribbean torna con tre navi nei porti italiani: Symphony of the Seas e Odyssey of the Seas da Civitavecchia, Explorer of the Seas a Ravenna. E per quanto riguarda il Mediterraneo, ci sarà anche Rhapsody of the Seas ad Haifa, Israele.

La compagnia conferma la programmazione e anche gli investimenti sia sulle navi – dieci nei prossimi sette anni, compresa la capostipite di una nuova classe Icon of the Seas, di cui Royal Caribbean ha dato un’anteprima nei giorni scorsi – sia sui porti, in particolare quelli italiani di Fiumicino e Ravenna.

Tornando al nostro mercato, il 75% delle vendite di crociere per il brand passa dalle agenzie di viaggi. «Il nostro programma è crescere anche in Italia, che è un tassello di un piano più grande. Abbiamo trovato il nostro assetto organizzativo per questo mercato, tra Executive Cruise, le agenzie di viaggi online e alcune agenzie preferenziali su strada. Non abbiamo l’ambizione di diventare un player prevalente in Italia, visto che vendiamo un prodotto internazionale prenotabile da qualsiasi mercato al mondo. Vogliamo però raggiungere una percentuale maggiore dell’1,5% che avevamo quattro anni fa. Riteniamo di poter crescere rendendo più friendly il nostro servizio per gli italiani e comunicandolo meglio a chi invece già si sente a proprio agio in un contesto internazionale di lingua inglese».

A questo proposito la compagnia ha introdotto, la scorsa estate, servizi ad hoc per i passeggeri italiani nel Mediterraneo, che sono stati «apprezzati e riconfermati per la prossima stagione. Sulle tre navi con imbarco dall’Italia abbiamo impiegato alcune risorse italiane – gli Italian ambassador – che avevano come unica missione aiutare la clientela. Posizionati vicino al guest relation, quindi molto visibili, erano disponibili 24 ore al giorno, contattabili da qualunque ospite italiano. È anche aumentata la componente dell’equipaggio di stranieri parlanti italiano, soprattutto nella ristorazione, e in misura minore per il servizio nelle camere. Abbiamo aumentato le escursioni in lingua italiana rispetto al passato, cercando di garantirne almeno una in ogni porto di scalo. La combinazione di questi fattori ha fatto sì che il livello di soddisfazione degli ospiti italiani, che misuriamo a fine crociera, sia cresciuto rispetto al 2019», conclude Rotondo.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

Guarda altri articoli