Ryanair aveva fatto male i suoi conti. E allora, dopo soli otto mesi, chiude Prime, il programma per i frequent flyer: troppo conveniente per i clienti.
La compagnia aerea low cost ha annunciato che l’esperimento è concluso: i vantaggi per i clienti Prime, come sconti sulle tariffe dei voli, posti riservati gratuiti e assicurazione di viaggio, dureranno ancora fino all’ottobre 2026, ma nessuno, da venerdì 28 novembre, può più iscriversi al programma.
PRIME: IL BILANCIO
Ryanair ha comunicato che 55mila passeggeri si sono iscritti a Prime, generando 4,4 milioni di euro in quote di abbonamento; i clienti, però, hanno ottenuto benefit per oltre 6 milioni di euro. Un esperimento, insomma, in perdita per la compagnia low cost irlandese.
Dara Brady, chief marketing officer di Ryanair, ha tagliato corto: «Questa sperimentazione è costata più soldi di quanti ne abbia generati», si legge nel comunicato stampa della compagnia, in cui, annunciata la fine del programma, ha ringraziato gli abbonati.
I VANTAGGI
Prime è stato lanciato a febbraio e consente, con un abbonamento annuale di 79 euro, l’accesso a vantaggi esclusivi. In poche parole, offriva senza costi aggiuntivi (o quasi) agli iscritti tutti quei prodotti su cui la low cost ha costruito il suo business a metà degli anni Duemila: gli extra. Il risparmio per i clienti Prime può arrivare a superare i 500 euro all’anno.
LA PROMESSA
“Torneremo a offrire a tutti i nostri clienti, e non solo agli ex membri Prime, sconti esclusivi”, ha fatto sapere la compagnia. Ma è evidente che il tentativo di imitare l’abbonamento inaugurato dalla sua maggiore rivale in Europa, Wizz Air, sia fallito.
Appaiono allora profetiche le parole del ceo di Ryanair, Michael O’Leary, nel 2024: «Volete la fedeltà? Prendetevi un cane».



