Ryanair fuori dal coro: “No al passaporto vaccinale”

04 Marzo 10:37 2021 Stampa questo articolo

È nel solco della sua tradizione andare controtendenza e fare scalpore. Così anche in piena pandemia e durante la peggior crisi del trasporto aereo degli ultimi decenni Ryanair non delude e annuncia che, a differenza delle altre compagnie aeree, rifiuterà il passaporto sanitario (Green Digital Pass, ndr) che l’Unione europea sta varando in queste settimane.

Secondo il giornale spagnolo Preferente, infatti, la compagnia aerea irlandese si starebbe smarcando dal coro di approvazione per il pass europeo che dovrebbe salvare il turismo, adducendo la motivazione che questo strumento andrebbe contro il sistema del libero mercato, e avrebbe dichiarato che non richiederà nessun certificato di vaccinazione ai passeggeri.

“Sui voli a corto raggio in Europa non verrà richiesta nessuna certificazione di avvenuta vaccinazione – sottolinea la nota della compagnia riportata dal giornale spagnolo – In accordo con il sistema di libera circolazione Ue, inoltre, Ryanair prevede che le misure di quarantena vadano eliminate nel momento in cui i vaccini sono disponibili in quantità sufficienti a proteggere le persone ad alto rischio”

Il Green Digital Pass europeo, secondo le ultime informazioni, riguarderà lo spostamento tra una frontiera e un’altra dentro l’Ue, ma non sarò valido per gli spostamenti all’interno di uno stesso Stato membro. Allo stesso tempo, però, non ostacolerà la mobilità di coloro che non hanno effettuato il vaccino anti Covid. Inoltre, il Pass dovrebbe anche poter contenere e condividere le informazioni riguardo alla certificazione negativa dei test e tamponi al Covid effettuati prima del viaggio.

Nel frattempo, il ceo di Ryanair, Michael O’Leary si dice molto ottimista per l’estate e conta di raggiungere – durante la summer – il 70% dei passeggeri trasportati nello stesso periodo del 2019 . «Saremmo fiduciosi di riuscire a far volare forse il 60, 70% dei nostri normali volumi di traffico durante i mesi dell’alta stagione estiva, ovvero giugno, luglio, agosto e settembre, arrivando intorno all’80-90% in inverno», ha detto secondo l’agenzia Reuters.

La compagnia aerea si aspetta di far volare poco più di 27 milioni di passeggeri nell’anno finanziario che si concluderà a marzo 2020, chiudendo per l’annus horribilis del trasporto aereo con una perdita di circa 850 milioni di euro.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

Guarda altri articoli