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Ryanair vs Enac: O’Leary chiede le dimissioni di Di Palma

Pierluigi Di Palma Enac credit Ladv

Pierluigi Di Palma Enac

Si inasprisce la polemica tra Ryanair ed Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile. La compagnia aerea irlandese chiede addirittura le dimissioni del presidente Pierluigi Di Palma. A scatenare la dura richiesta direttamente espressa dal ceo del vettore low cost, Michael O’Leary, sono state le ultime dichiarazioni del presidente Enac circa l’esistenza di un «oligopolio» in Italia o sul fatto che «le compagnie aeree low cost non esistono più e le tariffe basse non ci saranno mai più».

Dichiarazioni false, secondo O’Leary, che proprio per questo chiede le dimissioni del numero uno dell’Enac. Netta la replica di Di Palma: “Rispetti le istituzioni italiane”.

Nella durissima nota di Ryanair si legge inoltre che “Le ultime dichiarazioni di Di Palma, arrivano a meno di 12 mesi da sue altre false affermazioni sul fatto che le compagnie aeree in Italia lavorano insieme per aumentare le tariffe, su inesistenti biglietti aerei da 1.000 euro e su inesistenti algoritmi che le compagnie usano per capire quali telefoni cellulari utilizzino i passeggeri”.

Non solo. “È evidente che Di Palma non ha idea di cosa sia un oligopolio. Ryanair gli ha inviato un libro “Economics for Dummies” per insegnargli che un oligopolio è un mercato in cui un piccolo numero di fornitori lavora insieme per limitare l’offerta e aumentare i prezzi. Nel mercato italiano la società Ryanair ha meno del 40% di quota di mercato (non il 51% come sostiene erroneamente Di Palma), sta aumentando la sua capacità di posti del 10% nel 2024 e sta abbassando le tariffe aeree per milioni di consumatori italiani”.

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