Sardegna, Barumini traina la ripresa del turismo culturale

Sardegna, Barumini traina la ripresa del turismo culturale
07 Settembre 15:41 2021 Stampa questo articolo

Il turismo culturale attira sempre più turisti, anche in Sardegna. Lo dimostrano i numeri dell’estate 2021 relativi alle visite al sito Unesco di Su Nuraxi, che continua a confermarsi la meta preferita sarda per il turismo archeologico-culturale.

Nel trimestre giugno-luglio-agosto, infatti, i siti archeologici di Barumini hanno registrato quasi 26.500 mila presenze, ovvero +11 mila ingressi rispetto allo stesso periodo dell’anno prima (nel trimestre estivo 2020 i visitatori erano stati 15.400), numeri che rendono l’area archeologica la più ricercata dai turisti nazionali e internazionali che scelgono l’isola.

I numeri non raggiungono ancora i livelli pre-pandemici, ma comunque si recuperano un 65% di presenze rispetto al 2019.

«Si tratta di numeri incoraggianti e che ci fanno ben sperare che la ripresa sia finalmente arrivata e ci auguriamo possa consolidarsi nel proseguo della stagione e nel prossimo futuro – sottolinea il presidente della Fondazione Barumini sistema cultura, Emanuele Lilliu – Un traguardo importante dopo le grandi difficoltà passate che non hanno, comunque, interrotto il grande lavoro della Fondazione per rendere l’offerta ancora più integrata e per attivare nuovi eventi e percorsi in grado di sostenere la ripresa del turismo in Sardegna e nei nostri siti».

L’interesse per il turismo culturale è evidente anche nel successo della mostra Humanum. Sardegna e Campania, da Su Nuraxi a Pompei, nata grazie alla collaborazione tra la Fondazione, il Museo Archeologico di Napoli, la Soprintendenza Archeologica per la Città Metropolitana di Cagliari e ancora visitabile al centro Giovanni Lilliu. Sono stati 4.600 gli ingressi alla mostra già registrati dal 3 luglio ad oggi.

«Anche per questo appuntamento parliamo di numeri importanti – aggiunge Emanuele Lilliu – in soli due mesi raggiungere questo traguardo è stato fondamentale per rilanciare l’offerta culturale nell’Isola. Il lavoro della Fondazione, proseguirà su questo solco per continuare a diversificare la propria offerta, come certificato dall’altra novità dell’estate 2021 con le visite notturne a Su Nuraxi».

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