Le lancette dell’orologio girano al contrario per restituire il tempo perduto a Gaza. Questa non è la storia di uno dei classici scioperi, con trasporti “bloccati”, passeggeri “rassegnati” e sindacati “sul piede di guerra”. No. È la cronaca di una mobilitazione generale, con manifestazioni in oltre 70 città italiane, dove la parola “guerra” è bandita, la “rassegnazione” non è all’ordine del giorno e il “blocco” della Striscia un peso atroce con cui il mondo fatica a entrare in simbiosi.
La Global Sumud Flotilla prova ad esorcizzarlo spiegando le vele verso il Medio Oriente, il nostro Paese con lo stop (parziale) di trasporti pubblici e privati e i porti, le porte sbarrate in diverse scuole e università, la sanità a singhiozzo. “Fermare i rapporti militari con Israele”: i sindacati di base riassumono così la protesta, ma non basta. Per far tacere le armi ognuno faccia la propria parte, questo è il monito giusto. Che significa tornare a far girare le lancette dell’orologio in maniera corretta.
E allora, lanciamo un drone in un cielo più cupo del solito, almeno a Roma. Dall’alto osserviamo come l’Italia ha deciso di alzare di un decibel la voce per la pace. Città per città, settore per settore.
LO STOP DEI TRENI
Allo sciopero – dalla mezzanotte di domenica 22 fino alle 23 di lunedì 22 settembre – ha aderito il personale del Gruppo Fs con Trenitalia (fatta eccezione per la Calabria) e i dipendenti di Italo e Trenord. Di 24 ore anche l’agitazione nel trasporto marittimo, con varie modalità.
Modalità differenti nelle diverse anche per il trasporto pubblico locale: a Roma chiusa la fermata di Termini, a Milano off limits la linea M4 della metropolitana.
LE PIAZZE PER LA PACE
Manifestazioni principali città italiane: da Roma a Milano, da Bologna a Napoli, da Genova a Torino, Firenze, Ancona, Bari e Palermo.
ROMA
Come accennato, chiusa la fermata Termini, su disposizione delle forze dell’ordine, in vista della manifestazione a piazza dei Cinquecento, nella zona della stazione. Alcuni treni regionali cancellati e ritardi fino a 80 minuti. Linee metro della metropolitana regolari.
IL SÌ DEI DIPENDENTI LAICI DEL VATICANO
Anche i dipendenti laici vaticani aderiscono alle mobilitazioni per Gaza. “Ci uniamo all’appello di pace che il Papa ha lanciato all’Angelus: ‘Non c’è futuro basato sulla violenza, sull’esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace“‘.
Rappresentanti dell’Adlv presenti in serata alla marcia della rete dei “Preti contro il genocidio” e alla veglia a Santa Maria in Trastevere”, si legge sul sito dell’Associazione dipendenti laici del Vaticano.
“La situazione a Gaza necessita di una mobilitazione comune – dicono a gran voce – il massacro che sta avvenendo nella Striscia è senza precedenti e chiediamo che ci sia uno scatto di dignità da parte di tutti i governi, affinché interrompano la fornitura di armi ad Israele e diano piena dignità istituzionale al popolo palestinese. Rigettiamo inoltre ogni rigurgito di antisemitismo, convinti che la maggior parte degli ebrei sia solidale con questo popolo da troppo tempo martoriato”.
MILANO
Centinaia i manifestati partiti da piazzale Cadorna, nonostante la pioggia battente per chiedere il cessato il fuoco a Gaza: punto d’arrivo in piazza Duca d’Aosta, di fronte alla stazione centrale. Oltre ai lavoratori del trasposto pubblico aderiscono anche docenti e personale di scuole e università.
Restano aperte 4 linee della metropolitana su 5, l’unica chiusa è la M4. Deviati, interrotti o rallentati gli itinerari di bus e tram.
NAPOLI
Forti ritardi per i treni in arrivo e in partenza dalla stazione centrale di Napoli: un gruppo di manifestanti ha occupato alcuni binari, provocando il parziale blocco della circolazione, durato una ventina di minuti. Poi la circolazione è gradualmente ripresa. Qualche problema anche alla stazione della Circumvesuviana di Ercolano-Scavi, coinvolti diversi turisti. Corteo in piazza Mancini con migliaia di persone.
BOLOGNA
I manifestanti scesi in piazza Maggiore a Bologna hanno bloccato le strade con diversi pneumatici. Secondo fonti della Questura i partecipanti sono circa 10-12mila. Disagi per il treni regionali.
TORINO
Sotto la pioggia anche Torino nella giornata di sciopero generale per Gaza. Bloccati gli ingressi del Campus universitario Einaudi, di altri atenei e delle scuole superiori. Corteo nel centro città e interrotto il traffico nella Ztl.
“Anche noi dobbiamo svuotare le aule, perché è nelle scuole che si riproduce tutta la società – scrivono i comitati studenteschi – Fermiamo le scuole, fermiamo le città, fermiamo il mondo, perché a Gaza non ci sono più aule, non ci sono più ospedali, non c’è più tempo. Blocchiamo tutto per Gaza, non possiamo più rimandare la costruzione di un mondo decente”.
LIVORNO
Lunghissime code al varco Valessini, uno degli accessi doganali del porto di Livorno, dove decine di manifestanti si sono riuniti in presidio rallentando e bloccando i flussi in entrata e uscita dei mezzi, auto pullman e tir.
E il tempo scorre…
*Articolo in aggiornamento
Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004
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