Con Juneyao Airlines sempre più Asia in Star Alliance

23 Maggio 10:24 2017 Stampa questo articolo

Se qualcuno aveva qualche dubbio su quale sarà il mercato più importante dell’aviazione del futuro, la risposta arriva da Shanghai. Dalla metropoli cinese, dove è avvenuto l’ingresso ufficiale della compagnia cinese Juneyao Airlines all’interno di Star Alliance, la Cina lancia la sua sfida al resto del mondo presentando i numeri di un Paese che entro il 2024 supererà gli Usa in fatto di numeri di passeggeri.

«Con l’arrivo nell’alleanza di Juneyao aggiungiamo al nostro network dai due aeroporti della città (Pudong e Hongqiao) oltre 1.700 voli alla settimana per più di 69 destinazioni – ha detto Jeffrey Goh, ceo di Star Alliance – e raggiungiamo l’obiettivo di avere una presenza forte a Shanghai (hub da oltre 66 milioni di passeggeri nel 2016, al non posto nel ranking mondiale), dove già volano 17 dei nostri membri».

Inserita da anni nella top 500 delle imprese più importanti del continente asiatico, il vettore con base a Shanghai può già contare su una flotta di una sessantina di Airbus 320, ma i piani di sviluppo sono impressionanti. «Entro il 2020 apriremo una nuova base a Nanjing e triplicheremo il numero degli aeromobili – ha spiegato durante il media briefing, Wang Junjin, chairman di Juneyao Airlines – cominciando con l’arrivo nel settembre prossimo del primo Boeing 787 (ne sono stati ordinati altri tre) che ci permetterà di incominciare a volare su tratte intercontinentali in Europa, Stati Uniti e Australia».

E non è tutto, perché la compagnia ha in mente di aggiungere altre 38 destinazioni al suo network nei prossimi anni. Ecco allora spiegato il motivo per cui proprio ad est si è rivolta Star Alliance con il suo Connecting Partner Model, la strategia messa in campo due anni fa per sviluppare ulteriormente il network dell’alleanza attraverso accordi con compagnie low cost, regionali ed ibride.

Grazie all’intesa, quindi, sia i passeggeri di Star Alliance che quelli di Juneyao possono effettuare un unico check in, mentre i passeggeri dell’alleanza in possesso del Gold Status sono in grado di effettuare l’accesso alle lounge e ai varchi fast track, oltre a poter imbarcare bagaglio aggiuntivo e avere diritto a check in prioritari. Per quanto riguarda invece i programmi frequent flyer, al momento lo scambio di punti può avvenire solo per i viaggiatori abituali di Air Canada, Air China, Eva Air, Singapore Airlines e United.

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Giorgio Maggi
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