Shiruq illumina il Sudan con la mostra-evento “Di luce e di sabbia”

Shiruq illumina il Sudan con la mostra-evento “Di luce e di sabbia”
19 Settembre 12:49 2023 Stampa questo articolo

In esposizione, fino al 29 settembre, immagini della varietà e bellezza di una terra complessa, il Sudan, sospeso tra realtà e sogno, tra luce e ombra, tra presenza e assenza. È la mostra-evento “Di luce e di sabbia. Suggestioni dall’antica Nubia” della visual artist Camilla Ferrari, organizzata da Shiruq in collaborazione con L’Istituto Italiano di Fotografia presso l’hub artistico e multiculturale di Milano Assab One.

La mostra è inserita nel Milano Photofestival 2023, l’importante rassegna dedicata alla fotografia d’autore e uno degli appuntamenti culturali più rilevanti della scena italiana.

Non è una proposta di viaggio, nella destinazione da aprile è scoppiato un conflitto ancora in essere. È piuttosto una scelta etica, che non ha fatto annullare l’evento ideato, in tempi altrimenti felici, da Valentina Rubbi, marketing & communication manager del t.o. milanese: «Lavorare nel turismo deve essere anche questo. Accendere un piccolo riflettore su un Paese in difficoltà, su una guerra che, nonostante imperversi quotidianamente da ormai 5 mesi, pare dimenticata. Guardare ai luoghi non solo come mete di viaggio, ma portarli all’attenzione del pubblico anche per la loro attualità, anche se è un presente di sofferenza, a cui bisogna dare voce. Questa è la filosofia di restituzione di Shiruq».

Così ha spiegato la manager nella serata d’inaugurazione animata da un talk d’approfondimento sull’attualità del Paese con Marco Trovato, direttore editoriale della rivista Africa, Giovanni Tozzi, coordinatore della logistica di Emergency e Carla Piazza, membro fondatore di Friends of Sudan.

Per il pubblico, paesaggi dell’anima che raccontano il verde rigoglioso e l’azzurro profondo del Nilo, i vasti deserti, l’infinita estensione di sabbia e cielo. Anche luoghi di passaggio, i ristoranti per camionisti, i benzinai, le chai house e i mercati, punti di incontro, ascolto e meditazione lungo il cammino. Luoghi affascinanti e di una storia straordinaria che aspettano tempi e scenari futuri migliori.

L’operatore dunque, in Sudan dal 1999 con un dmc e tre strutture di proprietà, non abbandona questa terra che è una sorta di seconda casa, una famiglia allargata. Le dedica invece video e fotografie di profonda suggestione, dieci delle quali proposte anche per una raccolta fondi per l’emergenza umanitaria sul sito insiemeperilsudan.it. Tramite donazione, infatti, si potrà acquistare la foto preferita e aiutare un Paese che conta migliaia di morti e feriti, milioni di persone fuggite, mancanza di acqua, elettricità, scorte mediche e la maggior parte degli ospedali fuori uso.

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Adriana De Santis
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