Shopping tourism, pressing sulla Santanchè per ridurre la soglia tax free

Shopping tourism, pressing sulla Santanchè per ridurre la soglia tax free
16 Febbraio 15:09 2023 Stampa questo articolo

Rivedere subito la soglia minima del tax free, con una incisiva modifica dell’attuale normativa in materia di sgravio dell’Iva sugli acquisti dei turisti internazionali: è la priorità manifestata dalle principali aziende del tax free shopping operanti in Italia al ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Nel corso di un incontro al Mitur Stefano Rizzi (country manager di Global Blue Italia), Emanuele Pangrazi (amministratore delegato di Tax Refund) e Stefano Uggeri (managing director di Planet) hanno rappresentato al ministro la necessità di modificare quanto prima l’attuale normativa in materia di sgravio dell’Iva adeguando la soglia economica minima per accedere al servizio, ancora ferma alle vecchie 300mila lire, pari a 154,95 euro, alla media degli altri Paesi europei, nostri diretti competitor turistici. L’Italia è infatti il Paese con la soglia tax free più alta in Europa, mentre gli altri Stati membri l’hanno ridotta o, in alcuni casi, addirittura azzerata, utilizzando il sistema come leva competitiva e attrattiva nei confronti dei flussi turistici extra-europei.

I tre manager hanno dunque evidenziato che la revisione della soglia minima di spesa del tax free shopping rappresenta un’opportunità unica per la promozione del made in Italy, in particolare per lo sviluppo dell’artigianato locale, in grado di generare impatti positivi su tutta la filiera del turismo, aumentando la domanda sull’intero territorio nazionale.

Una modifica che supporterebbe il forte trend di ripresa dello shopping tourism, certificato proprio da un recente monitoraggio di Global Blue e Lybra Tech sul mercato del Sud-Est asiatico che, ad eccezione del bacino della Cina ancora inibito dal Covid, sta mostrando vistosi segnali di ripresa. Un risveglio del target di viaggiatori altospendenti provenienti da Malesia, Indonesia, Singapore, Vietnam, Thailandia e Cambogia.

Nello specifico si tratta di viaggiatori di alta gamma, che hanno già ripreso a visitare le nostre città e tra queste spicca Firenze, dove negli ultimi tre mesi ha visto aumentare del 7,8% la spesa media giornaliera. Tra l’altro proprio il capoluogo toscano nel 2022, è risultata la città d’arte dal recovery più alto, con uno scontrino medio a 1.377 euro e con il primato della categoria Fashion & Clothing  che ha rappresentato il 76% della spesa complessiva, pari a un incremento del +41% rispetto al 2019.

Inoltre, secondo Lybra Tech, i primi turisti ad arrivare in Italia nei prossimi mesi saranno i thailandesi, con una booking window – la finestra temporale di prenotazione – di 90 giorni, mentre i malesi risultano essere gli ospiti con la permanenza media più alta (4  notti) seguiti dai filippini (3,7 notti). Effetto particolare, invece, per l’Indonesia, dove il turismo principale è sempre quello di coppia, ma la spiccata tendenza a programmare viaggi più lunghi rispetto a famiglie e gruppi.

Un monitoraggio sempre più puntuale reso possibile dal report trimestrale The Next, realizzato da Global Blue e Lybra Tech e basato sull’allineamento di due diverse fonti dati, una consuntiva e l’altra previsionale, che permette di valutare le performance tax free shopping e di confrontarle con il mercato di riferimento. Uno strumento ideato per dare alle imprese del settore l’opportunità di pianificare scelte di business data-driven attraverso la lettura e l’interpretazione della domanda turistica futura.

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli