Sicilia, la roadmap in sei punti di TravelExpo

Sicilia, la roadmap in sei punti di TravelExpo
05 Aprile 11:00 2024 Stampa questo articolo

Sei proposte per far raggiungere alla Sicilia il pieno successo come destinazione turistica di punta del sistema Italia. Verranno presentate in occasione del Travelxpo, Borsa globale dei turismo, giunta alla sua 26esima edizione, dal patron della fiera, Toti Piscopo. Si tratta di una vera e propria roadmap che verrà inoltrata ai governi nazionale e regionali per garantire una crescita ad alto livello da qui ai prossimi 5 anni.

La prima proposta è una sfida a Ryanair e mutua, in meglio, l’analoga iniziativa assunta dalla Regione Friuli Venezia Giulia: la Regione siciliana abbatta, a proprie spese, la “tassa addizionale di imbarco” di 6,50 euro pagata da ogni passeggero sul biglietto aereo, ma per un periodo limitato di 5 mesi, da ottobre a febbraio, e solo in accordo con quei vettori che si impegnino a trasportare sull’Isola un determinato numero di turisti.

La seconda proposta, di natura fiscale e lanciata a Palazzo Chigi, prevede per le imprese turistiche delle Isole, così come accade in Grecia e Spagna, la decontribuzione degli oneri sociali per 5 mesi, da ottobre a febbraio, e per le famiglie italiane il riconoscimento quale “spesa detraibile” in dichiarazione dei redditi della fattura inerente la vacanza fruita nello stesso periodo in queste località.

Le altre proposte riguardano il sistema turistica regionale nel suo insieme, come l’idea del Polo turistico Salute & Benessere”, per assicurare il rilancio delle stazioni termali di Sciacca, Acireale e Termini Imerese a una rete con le altre fonti termali e i centri dialisi diffusi sul territorio. E ancora, la  messa in rete dei 14 parchi archeologici per un’offerta esperienziale valida tutto l’anno, per dare vita al più grande “Parco archeologico del Mediterraneo diffuso”, ben superiore alle analoghe aree della Magna Grecia e/o della Grecia.

Inoltre, per attenuare i fenomeni di declino socio-economico nelle aree interne siciliane, dove è rimasto il 10% degli abitanti sul 90% di territorio, con enormi costi sociali, ambientali e culturali, è necessario creare nuova occupazione e sviluppo, ma soprattutto riequilibrare il rapporto tra città e campagna attraverso la crescita dell’imprenditorialità rurale.

Infine, per meglio gestire tutto il sistema turistico in maniera coordinata e sinergica, bisogna stringere un’alleanza strategica tra imprese, governi ed enti locali. Un obiettivo da condividere e avviare subito, sia sul piano politico che imprenditoriale, nell’ottica di iniziare a operare già per la prossima stagione e andare a pieno regime nel 2025-2026.

Ad ascoltare le proposte, esprimere opinioni ed eventualmente assumere impegni in proposito, saranno, tra gli altri,  l’assessora regionale al Turismo, Elvira Amata, la dirigente generale del dipartimento regionale Turismo, Mariella Antinoro, e il  il presidente di Unioncamere Sicilia, Pino Pace. Presenti anche i presidenti di Confcommercio-Sicilia, Gianluca Manenti, di Confesercenti-Sicilia, Vittorio Messina, di Sicindustria, Luigi Rizzolo, e di Fiavet Nazionale, Giuseppe Ciminnisi.

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