Sigliato l’accordo Enit-Alibaba:
così l’Italia presidierà il mercato cinese

09 Febbraio 15:14 2017 Stampa questo articolo

È stato firmato il protocollo d’intesa tra Enit e Alibaba Group, il più grande marketplace online del mondo con 443 milioni di utenti attivi e un giro d’affari di 485 miliardi di dollari. In base all’intesa, verrà avviata una promozione sulla destinazione Italia all’interno di Alitrip, la piattaforma specializzata in viaggi e vacanze che conta oltre 50 milioni di utenti attivi e circa 100mila tra merchant e operatori del settore che offrono biglietti aerei, servizi di prenotazione alberghiera, guide turistiche e pacchetti di viaggi e vacanze per un totale di 2 milioni di prodotti.

In base all’accordo, l’Italia benficerà di uno spazio tutto suo, denominato Italian National Pavilion, dedicato agli operatori italiani che potranno così fruire di una vetrina esclusiva e sfruttare le opportunità legate all’espansione del turismo locale tra i viaggiatori cinesi.

Il valore di questa intesa è tutto racchiuso in poche ma emblematiche cifre: il mercato cinese oggi vanta oltre 130 milioni di viaggiatori all’estero (+124% rispetto a soli cinque anni fa), con la Cina che risulta essere il primo tra i big spender del turismo internazionale grazie a una spesa complessiva di 264 miliardi di dollari e una stima di crescita per il 2016 pari al +16%.

L’Italia, per il mercato cinese, è il quarto bacino dell’outgoing con 3,3 milioni di arrivi e l’ottavo per i pernottamenti, con Lazio, Veneto, Toscana, Lombardia ed Emilia Romagna tra le regioni predilette dai viaggiatori provenienti dalla Cina.

Fabio Lazzerini, consigliere del cda dell’Enit, ha così commentato: «Questa intesa dimostra che la nostra è una delle agenzie di promozione più dinamiche in Europa, avendo raggiunto un’accordo per il presidio del primo mercato turistico del mondo in termini di big spender. Si tratta di un mercato che ha enormi potenzialità, anche con riferimento all’immediato futuro. Ci poniamo, quindi, al fianco delle imprese e delle Regioni per una attività promozionale mirata che può generare enormi opportunità commerciali».

Non sono mancati, però, operatori che hanno sollevato dubbi sulla reale efficacia dell’intesa, palesando anche un’esplicita richiesta di chiarimenti su quanto è costata questa operazione. A rispondere ci ha pensato proprio Lazzerini, che ha aggiunto: «Per l’Enit questo movimento è stato fatto a costo zero. È chiaro che poi ciascun operatore per esserci dovrà finalizzare un contratto con Alibaba, che prevede commissioni molto basse, e circa la sua presenza commerciale ognuno dovrebbe dotarsi successivamente di un trade-partner cinese per poter dialogare con il mercato locale. Così come, l’Italian National Pavillon ospiterà periodicamente una certa tipologia d’offerta pianificata e gli operatori dovranno di volta in volta adeguare la loro vetrina di pacchetti viaggio ai temi scelti».

In conclusione, arrivano anche le parole di Dario Franceschini, ministro del Mibact: «È un accordo che rientra perfettamente nello spirito del nuovo piano strategico. Noi non dobbiamo gestire la crisi, ma governare la crescita del turismo puntando ad aumentare la spesa, diversificando, al tempo stesso, l’offerta. Il mercato cinese può rappresentare un buon banco di prova».

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Andrea Lovelock
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