SkyTeam, riprotezioni su tutta l’alleanza con Reebooking

08 Marzo 07:00 2018 Stampa questo articolo

Si chiama Reebooking ed è la soluzione tecnologica progettata per ridurre i disagi ai passeggeri nel caso di ritardi, cancellazioni o diversioni, lanciata da SkyTeam, l’alleanza aerea globale di cui fa parte anche Alitalia. Nel dettaglio lo  SkyTeam Rebooking permette agli addetti delle 20 compagnie aeree associate che lavorano a contatto con i clienti potranno accedere a tutte le prenotazioni e trasferire i passeggeri sui voli delle altre compagnie utilizzando la propria piattaforma di prenotazione.

La progettazione ha richiesto più di 5 anni di lavoro ed ora è disponibile in 43 aeroporti, ma nei prossimi mesi verrà introdotto su tutta la rete dell’alleanza.

Alitalia, compagnia dell’alleanza SkyTeam, ha già introdotto questo nuovo servizio negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Linate e Milano Malpensa. Entro il mese di marzo SkyTeam Rebooking sarà disponibile anche presso lo scalo di Venezia.

COME FUNZIONA. In caso di imprevisti durante il viaggio, i clienti possono presentarsi alle biglietterie o ai banchi transiti delle compagnie SkyTeam nelle 48 ore precedenti la partenza e la loro prenotazione sarà trasferita sul primo volo SkyTeam disponibile.

«I ritardi e le cancellazioni purtroppo fanno parte dei viaggi – spiega Perry Cantarutti, amministratore delegato di Skyteam – Ma con Rebooking stiamo affrontando in modo diretto questo problema per offrire ai nostri clienti servizi più efficienti, soprattutto se durante il viaggio si presentano degli imprevisti. Le irregolarità nelle operazioni rappresentano per le compagnie aeree un momento cruciale e un’occasione importante per dimostrare che il cliente rimane comunque la priorità. Da quando abbiamo iniziato a introdurre SkyTeam Rebooking, le nostre compagnie aeree associate hanno potuto aiutare migliaia di passeggeri grazie a questa nuova tecnologia. ».

Il lancio di SkyTeam Rebooking è stato suddiviso in due fasi. Per ora il servizio è disponibile in 21 paesi, tra Europa, Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina. La seconda fase sarà completata verso la fine del 2018 e riguarderà gli Stati Uniti e il Canada.

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