The Red Sea saudita: dalle parole ai fatti

The Red Sea saudita: dalle parole ai fatti
17 Settembre 10:44 2025

The Red Sea, l’innovativa destinazione turistica di Red Sea Global, accelera sull’Europa e l’Italia: il 21 ottobre prossimo partiranno infatti i tre voli settimanali da Doha con Qatar Airways, in connessione con i collegamenti da Milano e Roma sempre operati dalla stessa compagnia e con tempi di coincidenza massimi di due ore e mezzo nell’aeroporto qatarino, che va ad aggiungersi così alle destinazioni già collegate al nuovissimo Red Sea International Airport, ovvero Jeddah, Riyadh e Dubai.

Ma potrebbe trattarsi solo di un preludio a qualcosa di più: «Siamo in colloqui per aprire anche un volo diretto da Milano, che arriverebbe a Red Sea in sole cinque ore. È nella nostra pipeline», anticipa Reema Almokhtar, tourism communications di Red Sea Global, in Italia per la prima volta per sottolineare l’importanza del nostro mercato per la destinazione che combina ultralusso e sostenibilità sulla costa occidentale dell’Arabia Saudita.

I rapporti con il trade italiano sembrano essere già buoni: Red Sea lavora con Alidays, Gattinoni, Turisanda, Sporting Vacanze, Bluvacanze, Idee per Viaggiare, per citarne alcuni; sono previsti webinar e il prossimo mese una sales mission con la Saudi Tourism Authority.

Inoltre, Emirati, Arabia Saudita ed Egitto hanno annunciato anche il mega progetto del valore di 18,5 miliardi di dollari che farà nascere sul Mar Rosso egiziano il Marassi Red Sea, un nuovo polo turistico di altissima gamma.

LA VISION 2030

The Red Sea rientra nella lucida visione dell’Arabia Saudita, quella Vision 2030 disegnata già appunto nel 2016 con l’intenzione di diversificare l’economia del Paese da petrolio e gas. E il turismo – insieme allo sport e all’entertainment – vi gioca un ruolo centrale. «È il nostro “white oil” (così lo chiamano nel Paese, ndr), il governo ha individuato 35 differenti prodotti e sta sviluppando di conseguenza le diverse destinazioni», spiega la manager. E Red Sea è la meta ultraluxury, quella delle celebrity (anche Cristiano Ronaldo e Giorgina hanno casa da queste parti) che cercano privacy assoluta e quella che vuole svettare come a impatto zero con un’attenta gestione sostenibile.
«Il nostro primo mercato è quello domestico, seguono poi Qatar, Emirati e l’Europa, con Italia, Francia, i Dach, lo Uk, ma stanno crescendo anche Cina e India e arriverà la Russia con i nuovi voli», aggiunge.
Si sta lavorando anche sul mercato americano, che ancora non ha voli diretti. Per loro, ma più in generale per i long-haul tra cui l’Europa, verrà lanciato nei prossimi mesi un prodotto “combinato” che permetterà di soggiornare nelle strutture upscale sia di Red Sea che di AlUla. «Sono destinazioni complementari, non siamo in competizione», rincara Almokhtar.

GLI SVILUPPI DI SHURA ISLAND

The Red Sea è stata progettata con la natura al centro. Rigidi standard costruttivi guidano ogni decisione, dalla selezione dei materiali all’uso dell’energia. La destinazione è alimentata al 100% da energia rinnovabile, con un risparmio di quasi mezzo milione di tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera ogni anno; sono previsti progetti di ripristino dei coralli e sforzi di rimboschimento delle mangrovie

The Red Sea si estende per 28.000 km² su un territorio che include 90 isole vergini tra antichi vulcani dormienti, imponenti dune desertiche e vaste formazioni rocciose sedimentarie. I primi cinque resort ultralusso già inaugurati includono: Six Senses Southern Dunes, The Red Sea; Nujuma, a Ritz-Carlton Reserve; Shebara; Desert Rock Resort; The St. Regis Red Sea Resort.

Se ne aggiungeranno undici a Shura Island, che rappresenta il cuore della destinazione e che offrirà inoltre esclusive ville sull’acqua, un porto turistico, uno yacht club, il campo da golf da campionato 18 buche Shura Links, un’area di conservazione marina fra le più grandi del mondo e Adrena un’area dedicata all’avventura e all’intrattenimento ad alta energia in apertura nel 2026. La prima fase del lancio comprende il debutto degli hotel Edition (il mese prossimo) Sls Edition e InterContinental.

Si potrà raggiungere l’isola via mare, attraccando alla marina, oppure attraversare in veicolo elettrico il suggestivo ponte di 3,3 km di Shura, il più lungo ponte interno dell’Arabia Saudita. Da lì ci si immergerà in un mondo di lagune turchesi, spiagge incontaminate e altissima ospitalità.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa The Red Sea
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Mariangela Traficante
Mariangela Traficante

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