Trasporti, febbraio di scioperi da Sea ad Air France-Klm

07 Febbraio 08:58 2022 Stampa questo articolo

Febbraio mese di scioperi per i trasporti. Dopo la protesta di martedì che ha fermato, in parte, i mezzi pubblici locali, passiamo al 15 febbraio quando La Fisi, Federazione italiana sindacati intercategoriali, ha proclamato una protesta di 48 ore di natura politica (nel mirino l’obbligo di green pass sul lavoro), che coinvolge tutti i lavoratori pubblici e privati, ma promette di garantire i servizi indispensabili, senza intaccare in maniera sostanziale i trasporti in Italia.

Dopo una manifestazione indetta giorno 3, si raccenderà il 18 febbraio, invece, la protesta dei dipendenti Sea, la società di gestione degli scali di Linate e Malpensa. Come si legge sul sito del ministero dei Trasporti, i sindacati di base – Cub Trasporti, Flai Ts, Adk e Usb Lavoro Privato – hanno annunciato un nuovo sciopero di 24 ore contro la decisione della società di esternalizzare il settore informatico.

Ma la data più critica sarà il 25 febbraio, quando un nuovo sciopero nazionale di 24 ore intaccherà il trasporto pubblico locale. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieri per “il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) e per il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali”, affermano le sigle sindacali.

Per la stessa data, in attesa di ulteriori sviluppi dopo gli incontri presso le ambasciate francese e olandese, incroceranno le braccia per 4 ore gli impiegati in Italia della compagnia Air France-Klm. Sciopero anche in questo caso proclamano unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo a seguito “della procedura di licenziamento collettivo per 48 addetti impiegati dalla compagnia franco olandese nei principali aeroporti del nostro paese su 182 totali”.

“È ingiustificabile – spiegano i sindacati – parlare di ristrutturazioni aziendali che generano esuberi in quanto legate a progetti pre pandemici di efficientamento produttivo, in un momento in cui il volume del traffico passeggeri è fortemente falsato dalla crisi da Covid“.

“Negli incontri tenuti nei giorni scorsi con i rappresentanti in Italia delle ambasciate francese e olandese – riferiscono le organizzazioni sindacali – abbiamo chiesto di interloquire con le direzioni della compagnia al fine di ritirare la procedura di licenziamento collettivo e di applicare gli ammortizzatori sociali a disposizione nel nostro Paese”.

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