Trasporto aereo, se all’improvviso torna l’overtourism

Trasporto aereo, se all’improvviso torna l’overtourism
11 Aprile 07:00 2022 Stampa questo articolo

Aeroporto di Amsterdam Schiphol, 27 marzo 2022, prima domenica di primavera, primo giorno del nuovo orario estivo Iata. La grande folla in aeroporto nel pomeriggio è una ritrovata sorpresa: è quella dell’orario di punta per le partenze in un grande hub internazionale. A ben vedere il numero di viaggiatori è anche troppo per chi si è abituato a due anni di imbarchi minuti e corridoi deserti. È la ripresa, bellezza! Quella tanto agognata da tutto il settore, quella che risponde alla pandemia e che non sembra farsi scalfire nemmeno dal conflitto in Ucraina e dalla crisi energetica.

Ma l’ebbrezza di vivere una rinnovata confusione del viaggiare – superati i banchi del check-in – si trasforma in sconforto quando l’ingresso ai controlli di sicurezza e ai gate assume la forma di una lunga, lenta e inestricabile fila umana. La coda durerà più di un’ora tra le grida spazientite, le minacce di reclami e i volti provati dei cosiddetti turisti post Covid. Alcuni di loro si trascineranno esausti alla porta d’imbarco; altri ancora si cimenteranno in corse a ostacoli tra i corridoi dello scalo olandese, molti altri perderanno il volo. Un evento, quest’ultimo, che crea una reazione a catena: valigie già imbarcate da recuperare, aerei fermi in pista, ritardi che si accumulano, connessioni perse.

Ad Amsterdam è andata in scena l’anteprima di un film che potrebbe ripetersi nella prima vera stagione post pandemia: aeroporti (grandi e piccoli) che non reggono lo stress test di un nuovo sovraffollamento dopo mesi di chiusure e restrizioni. È il lato oscuro della flessibilità che adesso rischia di ritorcersi contro compagnie aeree e gestori aeroportuali. Negli ultimi 48 mesi entrambi gli attori hanno ridotto il personale, utilizzando anche varie forme di protezione sociale, e hanno pensato ad ampliare gli spazi di accesso e transito per garantire il distanziamento sociale.

Ora, però, l’avvio dell’orario estivo – che stiamo tutti celebrando per il ritorno a capacità vicine al 2019 – impone una risposta: reintegrare il personale e razionalizzare gli spazi aeroportuali per gestire ondate di enormi flussi di viaggiatori. Operazioni che non possono avvenire da un giorno all’altro, sia sul lato personale, sia sugli spazi.

A Schiphol tutto questo, il 27 marzo, ancora non c’era: alla tortuosa fila per accedere ai controlli facevano da contraltare i pochi addetti al lavoro, le troppe postazioni chiuse; gli enormi atri vuoti e una fast track inesistente. Per i vettori, poi, la sfida sarà quella di rispondere o anticipare la domanda con flotte che sono state comunque ridotte.

Nella settimana successiva al 27 marzo, infatti, il caos aeroportuale si è diffuso e spalmato su più realtà tra Europa e Nordamerica. Nel fine settimana tra il primo e il 3 aprile easyJet ha dovuto annullare 222 voli, quasi tutti sulle direttrici Spagna-Uk, proprio per mancanza di personale. In numerosi aeroporti inglesi, a partire da Manchester, il caos per la mancanza di addetti negli hub sta avendo ripercussioni su tutte le operazioni ancora in questi giorni.

In Germania, infine, la grande crescita di voli disponibili a ridosso di Pasqua – assieme ai problemi già elencati – ha costretto Lufthansa a sacrificare numerosi voli domestici in partenza da Francoforte in favore dei collegamenti stagionali verso il Sud Europa e il lungo raggio. Diecimila, invece, sono stati i voli cancellati in tutti gli Usa, complice anche una pericolosa tempesta che ha interessato la Florida.

Il lato positivo, però, è che siamo solo all’inizio: da Amsterdam a Catania fino a Francoforte, c’è ancora tempo per pianificare il ritorno del turismo di massa garantendo, non la famosa esperienza seamless e senza frizioni, ma almeno operazioni d’imbarco dignitose; consigliando sempre “di presentarsi in aeroporto almeno 3 ore prima del volo”. Ma non un minuto di più.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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